Il fico bianco monnato del Cilento verso il riconoscimento di presidio Slow Food

Fiorenza Di Palma

Oggi un incontro

Il fico dottato, o fico bianco del Cilento, è da secoli coltivato sul territorio. Si tratta di un frutto dal sapore unico, una sera eccellenza della zona: la sua buccia è rugosa, di color giallo chiaro, uniforme, e la polpa ha una consistenza pastosa.
Il fico bianco del Cilento si può consumare fresco o essiccato: in quest’ultimo caso si fanno asciugare ed essiccare al sole o semplicemente si passano al forno. Numerose sono le imprese agricole che si occupano della produzione e lavorazione dei fichi, in particolare ad Agropoli, Torchiara, Laureana Cilento o Prignano Cilento, quest’ultimo, conosciuto proprio come il paese del fico bianco.

Questo prodotto potrebbe ora avere il suo giusto riconoscimento, diventando un presidio slow food. Questo il tema di un incontro in programma alle 17.30 presso il ristorante Lady Mary di Prignano Cilento.

Interverranno Giuseppe Orefice, presidente Slow Food Campania, Ernesto D’Alessandro, referente Terra Madre del Comitato di Condotta Slow Food Cilento, Vito Trotta, responsabile regionale dei progetto Presidi Slow Food, Franco Alfieri, consigliere del Presidente della Regione De Luca all’agricoltura, caccia e pesca. A moderare l’incontro Daniela Cennamo, fiduciaria condotta Slow Food Cilento

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