Mercoledì l’abbattimento dell’ecomostro di Petina

Comunicato Stampa
Nasce nel 2001 l’Ecomostro di Petina. Siamo nel cuore dei Monti Alburni, le cosiddette “Dolomiti del Sud”, un massiccio carsico, ricco di doline, grotte ed inghiottitoi, meta di esplorazioni speleologiche. È la concessione edilizia n. 15 del 19 novembre 2001 rilasciata dal comune di Petina a creare l’Ecomostro dell’Aresta (località in cui sorge, tra l’altro l’Osservatorio Astronomico). La concessione edilizia viene rilasciata al Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano nella persona dell’allora Direttore Generale, architetto Domenico Nicoletti, (dal 2015 Direttore del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga). L’idea dell’ente Parco era quella di costruire - secondo quanto emerge dalla concessione - una struttura prefabbricata, in legno lamellare da adibire a ricovero attrezzi L.S.U. Acquisiti tutti i pareri, il comune di Petina rilascia la concessione per costruire nel proprio territorio questo scempio! La struttura, che non sarà mai completata, grazie anche ad un procedimento penale (che vede tutti assolti e che nulla stabilisce circa le sorti dell’eco-mostro), è ancora lì a deturpare un paesaggio incantato che ora è, per decisione del Parco medesimo, riserva integrale. Se l’idea di costruire un deposito di attrezzi agricoli nel bel mezzo di un’ampia vallata era folle, ancora più sconsiderata è l’inerzia del comune di Petina che ospita nel suo territorio uno scheletro abbandonato, fatiscente al punto di deturpare anche l’aria.

Pellegrino: impegno mantenuto

Dopo 15 anni tornano gli abbattimenti realizzati dal Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Mercoledì 22 marzo alle ore 11.00, in località Aresta a Petina, avranno inizio i lavori di abbattimento del cosiddetto “Ecomostro” di Petina.

I lavori di costruzione della struttura iniziarono nel 2002 per poi interrompersi in seguito ad una vertenza giudiziaria. L’opera, rimasta successivamente incompiuta e abbandonata. ha rappresentato per lungo tempo motivo di degrado in uno dei luoghi più belli del Parco del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Da qui la decisione del Presidente Tommaso Pellegrino e del Direttivo dell’Ente di procedere con l’abbattimento della struttura e il conseguente ripristino dei luoghi.

L’iniziativa è stata presa di concerto anche con il Comune di Petina. “Un impegno mantenuto” ha dichiarato il Presidente dell’Ente Parco Tommaso Pellegrino. “Tale iniziativa va nella direzione della tutela del nostro meraviglioso Paesaggio, attraverso una riqualificazione ambientale, restituendo spazi al Territorio, che troppo spesso li ha visti indiscriminatamente occupati”, ha concluso il Presidente Pellegrino.

Condividi questo articolo
Exit mobile version