Amministrative a Capaccio Paestum: «Pagano, D’Angelo, Alfieri e Palumbo: premio Oscar in campo»

Redazione Infocilento

“Il sindaco Italo Voza dovrebbe conferirgli la cittadinanza onoraria”

“Son loro la speranza. Sono loro gli attori Oscar di questa campagna elettorale. Sono loro, che tessono la tela della politica nostrana. Dietro di loro, anime morte che camminano, ex Pd, transfughi, comparse nostrane, in attesa di una posizione, di un posto al sole nella prossima amministrazione e i naufraghi della nave Schettino Voza, Sica e Ragni”. Lo denuncia Angelo Quaglia, candidato di svolta civica che critica l’attuale situazione politica che si sta creando in città in vista delle prossime amministrative.

“E’ una strana commedia quella in scena sul palco della politica di Capaccio. I quattro venuti da lontano, quasi come papa Francesco, si sono innamorati del nostro territorio, tutto a un tratto. Non ci fanno mancare niente. Ci stanno coccolando. Un amore a prima vista. Sono loro la panacea dei nostri sogni e delle nostre speranze sopite. Si muovono, entrano nelle case, nei negozi, promettendo cambiamenti e sogni svaniti. Ma che fortunati che siamo. Nessuno avrebbe scommesso una lira, che un giorno, quattro Re Magi, sarebbero scesi dal cielo per rimettere in moto Capaccio, per farebene per dirla alla Palumbo. In un paese devastato dalla nave Schettino. Incapace di rialzarsi, perché non ha più una classe dirigente, non ha amministratori locali capaci, tanto da aspettare quattro Re Magi, per uscire dallo stagno. Per fortuna, è rimasto l’architetto Pagano, da Ponte Barizzo, unico, ad avere a cuore le sorti del Paese, dopo cinque anni di grande impegno nell’amministrazione Schettino, deragliata sugli scogli. E poi, l’impresa D’Angelo da Roccadaspide, il sindaco di Giungano e il sindaco di Agropoli. Che volete di più. Se non ci salvano loro, sarà dura continuare a definirsi cittadini di Capaccio Paestum”.

“Se fossi il sindaco Voza – prosegue Quaglia – gli conferirei, da subito, la “cittadinanza onoraria”. Gli consegnerei le chiavi della Città. Sarebbe un gesto nobile, verso persone che hanno tanto a cuore il futuro del nostro comune. La gente di Capaccio, orgogliosa della sua storia e del suo passato, darà sicuramente loro, la giusta risposta, con il voto. Anche senza di loro, non saremmo emigrati, tutti, verso la Germania o il Regno Unito. Cittadini, non siete, così incapaci e irresponsabili da ricorrere ai quattro Re Magi, per eleggere una vostra classe dirigente e un vostro sindaco. Siano certi, che una nuova colonizzazione di queste nostre terre, non avverrà. I cittadini veri, non la permetteranno”.

“Li ringraziamo, comunque – conclude – per quello che stanno tentando di fare per noi. Capaccio, ha avuto tanti altri momenti bui nella sua storia. E’ riuscita, però, sempre a rialzarsi, senza chiedere aiuti a nessuno. Nemmeno a Loro, re magi del presepe di primavera, venuti da lontano”.

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