Cilento, appello per l’installazione di autovelox sulle strade provinciali

Ernesto Rocco

La richiesta: “Serve più sicurezza”

PERDIFUMO. Sono passati anni dalla sua installazione, ma l’autovelox posto tra gli svincoli Agropoli Nord e Agropoli Sud della Cilentana fa ancora discutere. Eppure non ovunque la presenza di strumenti per il controllo elettronico della velocità viene osteggiata. In alcuni casi c’è anche chi ne fa esplicita richiesta.

E’ il caso di Perdifumo dove il consigliere comunale di minoranza Nazario Matarazzo, ha inviato una lettera al comune affinché lo stesso si doti di un autovelox mobile. Il motivo della richiesta è presto detto: “Alcune strade provinciali (es. ex SS 267 di San Pietro e la SP 46b di Mercato Cilento) a causa dell’eccessiva velocità di marcia degli automobilisti, sono molte pericolose ed i gravi incidenti intercorsi nel corso del tempo ne sono la prova lampante”, evidenzia Matarazzo.

Sul caso sono state effettuate anche petizioni e raccolte firme per ottenere interventi ma fin ora nessuna risposta da parte dell’ente provinciale. Di qui la richiesta al comune di acquisire un autovelox mobile. Ciò per “garantire la sicurezza dei pedoni e degli automobilisti stessi”.

Ma la missiva che Matarazzo ha inviato al sindaco di Perdifumo, Vincenzo Paolillo, non si limita a chiedere l’acquisto di un autovelox. Il consigliere di minoranza, infatti, evidenzia ulteriori pericoli per la viabilità sul territorio. “Diversi cittadini – spiega – mi segnalano che alcune strade, comunali e provinciali, verserebbero in uno stato non idoneo a garantire la piena sicurezza degli automobilisti”. Di qui la richiesta di maggiori controlli e verifiche per predisporre eventualmente interventi di manutenzione. Infine viene chiesto di poter disporre di più uomini e mezzi per il comando di polizia municipale. Alcune zone del comune, infatti, richiederebbero maggiori controlli, in particolare la frazione Vatolla “a forte vocazione culturale e turistica e frequentata per la presenza Museo Vichiano. “Una presenza costante di operatori comunali, soprattutto negli orari di apertura del Museo, sarebbe opportuna”, sottolinea Matarazzo.

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