Riapertura dell’ospedale di Agropoli, Malandrino: basta promesse

Redazione Infocilento

Previsioni di un pronto soccorso con venti posti letto sono un pericolo più che una tutela

Nei giorni scorsi il sindaco di Agropoli Franco Alfieri ha annunciato la prossima apertura dell’ospedale. Le sue parole sono state intraviste come “proclami, annunci farlocchi, belle parole e promesse al vento”, da parte del consigliere di minoranza Emilio Malandrino. “Delirio di onnipotenza, Ciò che egli dice è Vangelo, Purtroppo, a parer mio, non è così, e lo pensano in tanti”, replica Malandrino.
“Questa riproposta e rispolverata promessa dell’apertura di un fantomatico Pronto soccorso da 20 posti letto torna dirompente all’orizzonte ma , guarda caso, per servire una comunità i 3 o 4 mesi primaverili e/o estivi e dopo”, si chiede il consigliere di minoranza.

“Certo, probabilmente a suo parere, la Salute è un bene che può essere regolamentato a periodi come un programma di gestione – prosegue Malandrino – Pensa probabilmente che forse i cittadini hanno bisogno di assistenza solo in alcuni periodi dell’anno anziché altri? La previsione di 20 posti letto di medicina generale con alcuni servizi diventa provocatoriamente un pericolo più che una tutela per il paziente perché, come lui dovrebbe sapere, un Pronto Soccorso senza un servizio minimo di chirurgia, di anestesia e rianimazione, di terapia intensiva coronarica e cardiologia, non ha alcun senso e noi, Cilentani di Agropoli e dintorni accettiamo passivamente e supinamente queste mortificazioni”.

“Su queste proposte – incalza il consigliere di opposizione – Lei avrebbe dovuto far sentire forte il dissenso e non magnificare chi, mentre in tante parti della Regione Campania si preservano e si finanziano Ospedali e Presidi indifendibili, ad Agropoli ed all’intera area Cilentana gli si propone una soluzione ridicola ed a termine”.
“Faccia un ultimo sforzo di servizio alla Comunità, rifiuti soluzioni fasulle – conclude – faccia sentire forte la sua voce e quella del Cilento se tiene alla sua gente, ed imponga soluzioni serie ed accettabili. Semmai dovesse accogliere il mio sommesso invito lo avrà fatto anche in difesa dei più deboli, della Comunità, dei suoi e dei nostri figli”.

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