Ecomostro di Petina, il 21 marzo l’abbattimento

Katiuscia Stio
Nasce nel 2001 l’Ecomostro di Petina. Siamo nel cuore dei Monti Alburni, le cosiddette “Dolomiti del Sud”, un massiccio carsico, ricco di doline, grotte ed inghiottitoi, meta di esplorazioni speleologiche. È la concessione edilizia n. 15 del 19 novembre 2001 rilasciata dal comune di Petina a creare l’Ecomostro dell’Aresta (località in cui sorge, tra l’altro l’Osservatorio Astronomico). La concessione edilizia viene rilasciata al Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano nella persona dell’allora Direttore Generale, architetto Domenico Nicoletti, (dal 2015 Direttore del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga). L’idea dell’ente Parco era quella di costruire - secondo quanto emerge dalla concessione - una struttura prefabbricata, in legno lamellare da adibire a ricovero attrezzi L.S.U. Acquisiti tutti i pareri, il comune di Petina rilascia la concessione per costruire nel proprio territorio questo scempio! La struttura, che non sarà mai completata, grazie anche ad un procedimento penale (che vede tutti assolti e che nulla stabilisce circa le sorti dell’eco-mostro), è ancora lì a deturpare un paesaggio incantato che ora è, per decisione del Parco medesimo, riserva integrale. Se l’idea di costruire un deposito di attrezzi agricoli nel bel mezzo di un’ampia vallata era folle, ancora più sconsiderata è l’inerzia del comune di Petina che ospita nel suo territorio uno scheletro abbandonato, fatiscente al punto di deturpare anche l’aria.

Mercoledì conferenza stampa del Codacons

E’ prevista per mercoledì 15 marzo, h 11, la conferenza stampa del Codacons Campania che preannuncia l’abbattimento dell’ecostro di Petina previsto per il prossimo 21 marzo. L’appuntamento é preso la sede di via Michele Da Angelis, Salerno. Un anno intenso per un obbiettivo raggiunto.

Durante la conferenza verranno presentati i seguenti punti:

• un simbolo di opere pubbliche rimaste incompiute: l’ecomostro di aresta va giù;
• si conclude la battaglia iniziata dal codacons a gennaio del 2016;
• comincia una nuova primavera per l’ambiente e per il paesaggio.

Il 21 marzo 2017 è previsto l’abbattimento dell’ecomostro di Aresta, la struttura costruita dal Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, in località Aresta del comune di Petina nel 2001.
Si conclude così, la battaglia iniziata dal Codacons all’inizio del 2016 e riguardante tale struttura, poi abbandonata, che costituisce il simbolo di opere pubbliche rimaste incompiute, che producono un grave degrado ambientale e paesaggistico delle aeree che le accolgono (nella fattispecie la località Aresta del comune di Petina, oggi anche Riserva del medesimo Parco), oltre che un grave onere finanziario e sperpero di danaro pubblico.

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