Cilento: pescatori incrociano le braccia

Luisa Monaco

Scatta la protesta contro la nuova legge sulla pesca

SAPRI. “Occupata Capitaneria di Sapri….e tutte le capitanerie del golfo di policastro….per oggi non siamo a Roma con i nostri colleghi….ma ci facciamo sentire così”.

A parlare Fortunato Grasso, pescatore di Sapri. Lui e circa una cinquantina di pescatori del Golfo di Policastro, hanno deciso di protestare contro le ultime novità contenute nella legge 154 del 2016 che inasprisce il regime sanzionatorio nella normativa sulla pesca.
    “Abolire legge 154/2016” è la richiesta degli operatori del comparto che in questa settimana hanno protestato più volte e in molti, provenienti da tutta Italia, si sono radunati anche a Roma per esprimere il loro malcontento.

In particolare, si chiede la modifica dell’articolo 39 della normativa che prevede sanzioni pesanti per lo sbarco e messa in commercio del pescato sotto taglia minima.
Una condotta che viene punita con una multa compresa tra 1.000 e 75.000 euro e con la sospensione dell’esercizio commerciale da 5 a 10 giorni. Misure inasprite se riguardano il tonno rosso e il pesce spada: oltre al raddoppio della multa, viene sospesa la licenza di pesca per un periodo da tre a sei mesi.

Stangati anche gli amanti della pesca sportiva: chi cattura in un giorno più di 5 kg viene multato con un minimo di 500 euro fino a un massimo di 50.000 euro. Anche in questo caso è previsto un raddoppio della sanzione qualora la violazione riguardi tonno rosso o pesce spada.

Novità anche in materia di violazioni alle norme sulla tracciabilità ed etichettatura del pescato messo in commercio, con sanzioni che vanno da 750 a 4.500 Euro. Il compito di vigilare è affidato alla Capitaneria di Porto ed è stato introdotto l’obbligo di confisca per tutte le partite di prodotti ittici sprovviste di documenti (fatture, trasporto, etichette, ecc).

Le multe saranno in proporzione alla gravità dell’infrazione. Per semplificare, in base al peso del pescato. Le nuove norme colpiscono anche i commercianti che acquistano prodotti della pesca sportiva: sospensione dell’esercizio commerciale da 5 a 10 giorni lavorativi.

I pescatori cilentani ieri hanno esposto striscioni di protesta dinanzi la capitaneria di Sapri e fermato le loro barche. Sono pronti ad andare avanti qualora non vi sia un intervento del Governo. Presto anche altri operatori del settore presenti nel comprensorio cilentano potrebbero unirsi alla protesta.

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