Bullismo e cyberbullismo, incontro alla scuola “Rossi Vairo”

Ernesto Rocco

L’appuntamento è organizzato dalla Camera Penale di Vallo Della Lucania

AGROPOLI. Sabato 04 Marzo, alle ore 10:30 , presso l’istituto comprensivo Gino Rossi Vairo, si terrà il convegno sul Bullismo e Cyberbullismo dal titolo: “Prevenzione e Rimedi”
Organizzato dalla Camera Penale di Vallo Della Lucania in collaborazione con l’Istituto Comprensivo Gino Rossi Vairo di Agropoli. Interverrà il Sostituto Procuratore Francesco Rotondo, il Presidente Camera Penale di Vallo Della Lucania, Avv. Natale Antonello e l’Avv. Nadia Malandrino che avrà anche il ruolo di moderatrice dell’incontro.

Tra gli obiettivi primari vi sarà quello di come riconoscere e contrastare un fenomeno sempre più costante nella quotidianità dei ragazzi, favorire lo sviluppo di una cultura civica e della legalità che aiuti a ridurre comportamenti antisociali, promuovere la collaborazione non solo tra istituzioni, ma anche con l’intera società civile

L’incontro si propone di fornire indicazioni sui metodi di riconoscimento e su come agire nel caso in cui tale fenomeno entri, con prepotenza, nelle vite di chi conosciamo. Gli episodi di bullismo possono concretizzarsi in una serie di reati ai danni della vittima, che vanno da quelli meno gravi come le ingiurie a quelli più rilevanti, come la violenza privata le percosse e gli atti persecutori o stalking Le pene previste per questi reati sono molto diverse e, purtroppo, soprattutto gli adolescenti, possono non rendersi conto della portata delle loro azioni.
I maggiori degli anni 14 (fino ai 18 anni non compiuti), che commettono reati vengono sottoposti al processo penale minorile, una procedimento, demandato alla competenza di giudici specializzati, affiancati in veste giudicante da esperti psicologi, estremamente attento al recupero del minore. E’ un processo pensato per far uscire il minore imputato dalle dinamiche delittuose, prima che per punirlo.

Può capitare che questi ragazzini siano ascoltati da qualche adulto per la prima volta in vita loro.
Per cercare di arginare un fenomeno in preoccupante espansione la prevenzione forse non basta più: si pensa ad una legge sul bullismo che indichi come reato quegli atti persecutori tramite strumenti informatici e telematici e che introduca delle sanzioni penali graduate in base all’età di chi li commette.
Ormai le notizie sulle vittime del bullismo sono all’ordine del giorno, secondo l’Istat un adolescente su due ha dovuto subire esperienze di questo tipo: i giovanissimi e le ragazze sono i soggetti più colpiti da questo fenomeno che presto potrà essere definito crimine.

Per il momento bisognerà proseguire con la sensibilizzazione e la responsabilizzazione di scuole e genitori; La battaglia si fa sempre più ardua se pensiamo che i bambini e gli adolescenti passano tante ore davanti ad uno schermo (PC , televisione o smartphone), esponendosi ai pericoli che si nascondono nella Rete.

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