Viabilità in pessimo stato blocca la crescita del territorio: comuni insieme per un progetto di mobilità alternativa

Katiuscia Stio

L’obiettivo è frenare le cause dell’isolamento e dello spopolamento

Dodici comuni insieme per attuare il progetto “Un’altra mobilità” che punta ad ideare un sistema di viabilità alternativa e sostenibile. Questa l’iniziativa delle amministrazioni comunali di Aquara, Bellosguardo, Castel San Lorenzo, Corleto Monforte, Felitto, Laurino, Piaggine, Roccadaspide, Roscigno, Sacco, San Rufo e Valle dell’Angelo, che hanno sottoscritto un apposito protocollo d’intesa.

I dodici enti rientrano nelle cosiddette aree interne e sono tutti accomunati da una serie di problemi quali lo spopolamento, la mancanza di lavoro, la marginalità dei servizi e, per questo, sono a rischio scomparsa. Una delle principali cause di questo fenomeno sarebbe l’isolamento delle comunità, dovuto ad una inadeguata viabilità caratterizzata da lunghi tempi di percorrenza, da continui dissesti e frequenti chiusure al traffico.

“La rete stradale del territorio del Cilento interno – fanno sapere – è costituita essenzialmente da strade provinciali tortuose ed ammalorate e da alcune statali non dissimili per tipologia, caratteristiche geometriche e stato di manutenzione”. Una strategia di trasporto e mobilità alternativa potrebbe essere la soluzione al problema.

Di qui la stipula di un protocollo d’intesa, partita dai sindaci di Roscigno e Laurino e poi estesa agli altri dieci comuni del comprensorio, uniti per costituire un tavolo tecnico che avrà il compito di studiare e mettere a sistema delle iniziative per l’implementazione di un sistema di mobilità alternativa e sostenibile che si basino su taluni principi ispiratori: sostenibilità ambientale, economicità ed efficienza, innovazione. Piaggine è il comune capofila del progetto.

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