Allarme inquinamento dei corsi d’acqua: associazioni e comitati puntano il dito contro Pellegrino

Redazione Infocilento

Necessari interventi da parte dell’amministrazione comunale

SASSANO. Fenomeni di inquinamento nei corsi d’acqua e nessun intervento concreto. Lo denuncia il responsabile valdianese del Codacons, Roberto De Luca. “Interi fiumi, una volta grondanti di vita – spiega – oggi sono completamente morti. Per alcuni fiumi ancora serbiamo qualche speranza di recupero, sempre che si vogliano definitivamente eliminare le fonti di inquinamento stabilizzato e da sempre denunciato dalla nostra sede”

Recentemente era stato lanciato un appello a Tommaso Pellegrino, sindaco del Comune di Sassano e presidente del Parco Nazionale del Cilento, del Vallo di Diano e degli Alburni ma le cose non sarebbero cambiate. Il sindaco aveva invitato i cittadini a non essere omertosi e a denunciare eventuali responsabili di questi fenomeni. “L’amministrazione attuale dovrebbe invece chiedere scusa ai cittadini”, replica De Luca. “In molti – incalza il responsabile del Codacons – sono convinti che notevoli sforzi andassero indirizzati a preservare il patrimonio ambientale e del paesaggio, ormai completamente abbrutito da lordure di ogni genere, da orribili cartelloni pubblicitari, posti anche sulle sponde dei fiumi, e da capannoni selvaggi, costruiti dappertutto, anche in zone di pregio ambientale. Questo andava fatto da parte di ciascun ente locale per rendere più godibile a eventuali visitatori le aree contigue al Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Infatti, attraverso la cura attenta del territorio vi sarebbe stata una ricaduta occupazionale positiva non solo per l’impiego di maestranze di gestione del patrimonio ambientale, ma anche per il conseguente incremento delle attività agricole, agrituristiche e ricettive, integrate con attività ludiche e sportive”.
“Un progetto di sviluppo locale è purtroppo tuttora assente”, conclude il responsabile dell’associazione consumatori.

Le critiche rivolte all’amministrazione comunale per il rischio inquinamento dei corsi d’acqua, però, non finiscono qui. Il comitato civico “Che Fare?”, infatti, ha ancora una volta puntato il dito contro situazione del depuratore di via Limiti. “Da giorni – fa sapere Daniele Brando – i residenti hanno notato materiale di colore marrone e maleodorante nel torrente Zia Francesca”, proprio quello nel quale sversa il depuratore. Sul caso è stata presentata una denuncia contro ignoti da parte dell’amministrazione comunale ma, secondo il comitato, è necessario verificare che non vi sia un nesso tra l’inquinamento e proprio il depuratore.

Sulla questione è stata chiesta più volte la convocazione di un consiglio comunale monotematico, fin ora senza esito. “Il sindaco ha ragione ad invitare i cittadini a non essere omertosi ma a rischiare di essere omertoso, se continua il silenzio assordante, è chi denuncia o chi avrebbe dovuto vigilare ed interrompere i suoi rapporti di fornitura con un soggetto in odore di camorra e non lo ha fatto?”, chiedono dal comitato.

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