Alfieri annuncia: ”presto l’apertura del pronto soccorso”

Ernesto Rocco

”Ricevute rassicurazioni dal direttore generale Giordano”

AGROPOLI. «L’ospedale civile è destinato ad ospitare un pronto soccorso con 20 posti letto, eppure ad oggi nessun intervento è stato ancora posto in essere». A parlare gli esponenti del Movimento 5 Stelle che ieri mattina hanno effettuato un sopralluogo presso il nosocomio agropolese. «Al momento la struttura è ancora in standby – denuncia il consigliere regionale Michele Cammarano – la nostra paura è che venga attivata sotto elezioni e che sia solo stagionale. Questo non dovrebbe succedere perché il presidio deve essere permanente». «Eravamo venuti sperando di trovare quello che avevano promesso dalla Regione, purtroppo non abbiamo trovato nulla – evidenzia invece Consolato Caccamo, portavoce del Meet up di Agropoli – , né si conoscono i tempi per l’apertura del pronto soccorso. Siamo rammaricati perché sono anni che questa struttura è chiusa e inizia anche ad essere in un stato di fatiscenza». Il Movimento 5 Stelle ha preannunciato un’interrogazione in Regione per discutere del caso che nei giorni scorsi era finito sotto la lente di ingrandimento anche di Fratelli d’Italia.

Proprio al partito che appoggiava l’ex Governatore Caldoro ha voluto replicare il sindaco di Agropoli Franco Alfieri. «E’ assurdo – spiega – che chieda di riaprire l’ospedale chi questa struttura l’ha chiusa», dice il primo cittadino cilentano. «Ho ricevuto rassicurazione dal direttore Giordano – aggiunge – che saranno necessari dei tempi per reclutare il personale e per acquistare le attrezzature mancanti e poi il pronto soccorso potrà riaprire». Il sindaco di Agropoli ricorda che «è già stata attivata la radiologia al servizio del territorio» e che già entro le prossime settimane saranno funzionanti anche gli altri servizi. «Sto facendo un’opera di continua pressione per poter vedere riattivato l’ospedale anche se non ce n’è bisogno perché anche il dg dell’Asl ha confermato l’importanza di questo presidio ospedaliero». «Quando è stato chiuso – ricorda Alfieri – è stato svuotato di tutto per questo i tempi per la sua riapertura si sono allungati, ma sono fiducioso».

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