Ondata di maltempo in Cilento e Vallo di Diano, comuni chiedono stato di calamità naturale

Katiuscia Stio

Ingenti i danni alle colture agricole e alla popolazione

L’ondata di maltempo registratasi nel periodo tra il 7 e il 10 gennaio ha determinato non pochi disagi ma soprattutto danni al comparto agricolo e alla popolazione in generale. Ecco perché alcuni comuni stanno avviando le pratiche per ottenere il riconoscimento dello stato di calamità naturale.

I primi sono stati Piaggine e Pertosa. Il comune retto dal sindaco Michele Caggiano, ha chiesto pure alla Regione, alla Provincia, al Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, a quello delle Infrastrutture e dei Trasporti e a quello dello Sviluppo Economico un contributo sulle spese che il Comune ha dovuto sostenere per una serie di interventi che si sono resi necessari per fronteggiare le emergenze dovute al maltempo.

Per il comune di Piaggine, invece, il sindaco Guglielmo Vairo ha segnalato danni alle colture, in particolare vigneti, uliveti e frutteti, oltre che alla popolazione in generale, specie nelle zone rurali dove si sono accumulate enormi quantità di neve e si è registrata l’interruzione di servizi elettrici, idrici e telefonici. “Il Comune – fanno sapere da palazzo di città – è intervenuto in maniera tempestiva, disponendo i primi soccorsi alla popolazione e ripristinando la viabilità con sgomberi e rimozioni di quanto potesse costituire pericolo. E’ stato anche attivato il Centro operativo comunale di Protezione civile ed immediatamente messa in moto la macchina organizzativa, consentendo di intervenire con uno spiegamento di mezzi sul campo per fronteggiare l’emergenza”. Per questo, considerata l’entità dei danni, si è deciso di chiedere al presidente del Consiglio dei ministri, al ministro delle Politiche agricole e forestali, alla Regione Campania e al prefetto di Salerno, la dichiarazione di stato di calamità naturale per il Comune di Piaggine.

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