Bimbo ustionato sullo scuolabus, la ditta replica alle accuse: nessuna responsabilità

Redazione Infocilento

Si ipotizza la manomissione del tubo del riscaldamento

CAPACCIO PAESTUM. “Abbiamo fatto il nostro dovere, quando il bambino si è ustionato abbiamo immediatamente segnalato il caso al comune il quale si è reso disponibile presso la famiglia a contattare l’assicurazione per il risarcimento del danno”. Lo precisa Carmine Astore, della ditta Astore Autobus, che si occupa del trasporto scolastico a Capaccio Paestum.

Nei giorni scorsi un bambino della scuola elementare di Gromola si è ustionato a causa dello scoppio di un tubo del riscaldamento presente sull’autobus, fatto che ha destato non poche polemiche in città, con il Movimento 5 Stelle che ha subito alzato la voce chiedendo maggiore attenzione sul trasporto scolastico.

Astore, però, non ci sta ad ascoltare le polemiche senza replicare, raccontando la sua versione dei fatti. “Innanzitutto va precisato che quel pullman è di proprietà del comune e noi l’abbiamo solo in gestione – evidenzia – sui nostri autobus effettuiamo controlli ed ispezioni continue”. L’episodio verificatosi al bimbo capaccese, inoltre, secondo il titolare della ditta, sarebbe avvenuto perché il piccolo ha poggiato il piede su un tubo che probabilmente “precedentemente era stato manomesso da qualcuno, forse altri autisti”.
Per Astore, quindi, le polemiche del M5S sono solo strumentali poiché il ragazzino dopo l’accaduto è stato immediatamente soccorso, non ci sono stati ritardi e il comune titolare del mezzo si è detto disponibile da subito a contattare l’assicurazione per risarcire il danno.

Sul caso è intervenuta anche l’assessore alla Pubblica Istruzione del comune di Capaccio Paestum, Donatella Pannullo, la quale ha precisato che subito dopo l’accaduto è stata immediatamente allertata ed ha fatto visita alla famiglia del piccolo per sincerarsi dell’accaduto. Inoltre per evitare che incidenti simili accadano in futuro saranno effettuati “collaudi su tutti gli scuolabus comunali e su quelli della ditta che svolge il trasporto perché episodi del genere non devono assolutamente accadere”.

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