Puc di Pisciotta, Vittorio Marsicano: “questo piano va ridisegnato in toto”

Luisa Monaco

L’amministrazione comunale va avanti: nostro piano attento alla tutela del patrimonio locale

PISCIOTTA. Non accennano a placarsi le polemiche sul Puc. Nei giorni scorsi ad alzare la voce era stata Italia Nostra. Secondo l’associazione ambientalista, infatti, l’orientamento del Puc è in controtendenza con tutte le raccomandazioni dei Piani sovraordinati e andrebbe in direzione opposta alle norme dello stesso Piano regolatore vigente.

Più di recente ad alzare i toni sulla questione è stato Vittorio Marsicano, già candidato sindaco facente funzioni nel 2012 e candidato in quell’anno come primo cittadino per Una Mano per Pisciotta.

“Il nuovo Piano Urbanistico di Pisciotta – ha detto – è una vera porcata. Non descrive alcun criterio di sviluppo del territorio, non rispetta alcuna delle peculiarità del nostro paesaggio. È la risultante di piccoli meschini interessi di amici e amici degli amici”.

“Il PUC – incalza Marsicano – descrive in ogni collocazione di zona edificabile uno squallido limitato interesse personale, dove tuttavia a beneficiarne sono i soliti dieci amici, mentre la maggioranza deve assistere inerme al depredaggio dei soliti noti.
Questo piano va ridisegnato in toto. Se c’è una volontà ce lo dicano, con forza e volontà perché non assisteremo in silenzio a guardare le malefatte”.

Da palazzo di città, però, vanno avanti. Oggi il sindaco Ettore Liguori, dalle colonne de La Città, ha risposto alle critiche dei suoi oppositori. “Il nostro Puc – ha detto è estremamente attento alla tutela ed alla valorizzazione sostenibile del patrimonio locale di natura e storia, ma altrettanto teso a migliorare le condizioni di vita della comunità”.

“Il Puc adottato – aggiunge il sindaco – rispetta tutte le disposizioni dei piani sovraordinati. Abbiamo selezionato solo poche aree suscettibili di interventi edificatori: quelle già edificate in epoca recente, suscettive di qualche decina di interventi di completamento; 4 aree utilizzabili per calibrati interventi urbano-residenziali (per soli 30 alloggi con urbanizzazioni primarie); 9 aree utilizzabili per nuovi insediamenti turistico-ricettivi (920 posti letto in alberghi o in villaggi)”. “In un comune cilentano dotato di un litorale lungo oltre 10 km – conclude Liguori – una strategia di valorizzazione territoriale basata sul turismo è del tutto ragionevole”.

Condividi questo articolo
Exit mobile version