Serie D, le cilentane tornano in campo. Domani i recuperi

Bruno Marinelli

L’Agropoli attende la Vultur Rionero, Gelbison ad Anzio.

Neanche il tempo per riprendersi dopo la giornata di campionato di domenica, che si torna nuovamente in campo dopo appena tre giorni per i recuperi del primo turno di ritorno, alle ore 14,30 di domani. Per l’Agropoli in realtà si tratta della prima uscita ufficiale del 2017, dato che è stata rinviata anche la gara di domenica scorsa contro il Picerno. Al Guariglia arriva la Vultur Rionero allenata dal Pampa Sosa. Una gara questa che è di un’importanza decisamente marcata. I delfini di Santosuosso sono attesi da un tour de force che dirà molto su quello che sarà la stagione dell’Agropoli. Quattro partite in due settimane e tutte che richiedono un grande sacrificio, di uomini e mezzi. Il tecnico cilentano ha fornito chiare direttive sull’obiettivo della squadra bianco-azzurra: «Dobbiamo pensare soltanto a salvarci, evitando la zona play out considerato che gli spareggi sono sempre una lotteria». Sul cammino verso il raggiungimento dell’obiettivo, arriva subito uno scontro diretto. I bianconeri di Sosa, sono una squadra abbastanza ostica da affrontare, in più rinfrancata da un rotondo 4-0 al Ciampino maturato domenica. Il tecnico argentino, ex Napoli ed Udinese da calciatore, predilige un calcio piuttosto accorto. Spesso la Vultur non si è fatta problemi in diverse partite ad accontentarsi del pareggio, scegliendo la densità in mezzo al campo ed il gioco fisico. Sono 10 i pari accumulati dai bianconeri, il maggior numero di segni X del torneo. Pur avendo perso il bomber Rabbeni, ed il terzino Lordi (quest’ultimo finito alla Gelbison), la squadra lucana trova nel centrocampista Petagine un giocatore di un certo prestigio, autore già di 5 reti. La linea mediana dell’Agropoli sarà affidata assai probabilmente alla fisicità di Mandica ed alle geometrie di Iuliano, giocatore dal piede raffinato, che sta cercando di ritrovare anche una discreta condizione atletica. I tre giocatori offensivi sono ormai una certezza: le sponde di Tiboni in queste partite sono ormai essenziali,così come gli spunti di Capozzoli e la rapidità d’esecuzione di Cherillo, il miglior marcatore dei delfini. L’arbitro dell’incontro sarà il signor Castorina di Acireale, gli assistenti Rizzotto di Roma 2 e Barone di Roma 1.

Trasferta ad Anzio invece, per la Gelbison di Pepe. Stiamo parlando dell’ultima gara esterna nella regione Lazio per i rossoblu,che se la vedranno al Bruschini contro l’Anzio. I biancoblu sono una squadra piuttosto ostica, che alterna grandi prestazioni a partite inaspettatamente opache ed al di sotto delle previsioni. Tuttavia,ad oggi sarebbe salva senza neanche disputare i playout. Merito del lavoro del suo tecnico, Gaetano D’Agostino. Una squadra decisamente casalinga. Tra le mura amiche infatti i laziali hanno conquistato 15 dei loro 24 punti, ma sono reduci da una vittoria molto importante a Nardò, ottenuta a sorpresa con un secco 3-1. All’andata la partita finì 2-2, ma la Gelbison fu abbastanza sfortunata. Giocò per larghi tratti meglio della squadra avversaria, che ebbe però il merito di segnare due eurogol da distanza siderale. Uno di questi fu segnato da Santarelli, giocatore dal piede caldo che sa vedere bene la porta. Occhio anche ai difensori Mazzei e Silvagni, di scuola Lazio così come alle due punte piuttosto fisiche e mobili come Bernardotto e Giampaolo. La Gelbison, pur avendo ceduto Yeboah, dispone di un reparto avanzato di tutto prestigio in particolar modo grazie a Maggio, Cappiello e Perrillo. Ciò può far presupporre una gara piuttosto spettacolare, così come lo fu quella dell’andata. La rifinitura è stata svolta a Salerno, prima della partenza. La Gelbison cercherà una vittoria che potrebbe proiettarla a 37 punti, a pari merito con la Nocerina. L’arbitro dell’incontro è il signor Bertozzi di Cesena, gli assistenti sono Terenzio e Chiappetta entrambi di Cosenza.

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