Estrazione nel Vallo di Diano, il territorio ribadisce il proprio ”no”

Katiuscia Stio

Anche il presidente del Parco ha espresso contrarietà sulla vicenda

SALA CONSILINA. Il Vallo di Diano, unito e compatto, esprime nuovamente la forte contrarietà al progetto della Shell. Una rete tra comitati, cittadini ed amministratori valdianesi per ribadire il NO alla ricerca di idrocarburi, alla costituzione della stazione Terna e all’impianto di biometano a Sant’Arsenio . Per la nuova istanza della Shell si annuncia la richiesta di una audizione ufficiale dal governatore della Campania, Vincenzo De Luca, mentre per la vicenda del biometano è stato approvato uno schema di delibera con il quale i sindaci chiedono di esprimere la loro opinione sull’impianto, considerato di dimensioni eccessive. Nei prossimi giorni i comuni dovranno decidere la strategia da adottare sulla vicenda della Terna, dopo il torto del Tar al comune di Montesano sulla Marcellana. Il M5S del Vallo di Diano ha avviato una petizione per dire no alle ricerche di Shell , progetto Monte Cavallo. Tale progetto, ricerca di idrocarburi, insiste tra la Campania e la Basilicata, nel territorio compreso tra la provincia di Salerno e Potenza. In particolare sono interessati i comuni di Atena Lucana, Montesano sulla Marcellana, Padula, Polla, Sala Consilina, Sant’Arsenio, Sassano e Teggiano in Campania. Brienza, Marsico Nuovo, Tramutola e Paterno in Lucania. Anche il presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni, Tommaso Pellegrino, ha espresso la propria contrarietà sulla vicenda sottolineando che il patrimonio del territorio consiste nella sua bellezza paesaggistica, storica ed unicità e non può essere sventrato a favore di multinazionali.

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