Colto da malore, salvato grazie al defibrillatore

Abitare in un paese cardioprotetto può salvare la vita

Di Luisa Monaco

Abitare in un paese cardioprotetto può salvare la vita

TORRE ORSAIA. Vivere in un paese cardioprotetto può salvare la vita. Ne è testimone un 50enne di Torre Orsaia che nella tarda mattinata, mentre si trovava nel centro del paese, è stato colto da un improvviso malore. Immediatamente è scattata la macchina dei soccorsi. Per fortuna nelle vicinanze, davanti il municipio, era presente un defibrillatore che ha permesso di compiere le prime manovre salvavita e di consentire al personale del 118 prima e ai sanitari dell’ospedale poi, di salvargli la vita. Il caso ha voluto che il volontario intervenuto per i primi soccorsi fosse proprio il figlio di Carmine Speranza, l’uomo morto per un attacco di cuore durante una partita di calcio: è stata l’onlus che porta il suo nome a donare in comodato d’uso i defibrillatori presenti in paese.

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