Ospedale di Roccadaspide: dopo la manifestazione il territorio si spacca

Katiuscia Stio

E’ scontro tra gli amministratori del territorio

ROCCADASPIDE. A margine della manifestazione popolare dello scorso 19 novembre, indetta dal locale “Comitato civico a difesa dell’ospedale di Roccadaspide e della Valle del Calore”, alla quale avevano preso parte alcuni sindaci, in veste privata, si scatena la polemica tra primi cittadini dell’ area Alburni Calore.

Nella stessa mattinata, a Salerno presso l’hotel Mediterranea, il governatore Vincenzo De Luca incontra alcuni primi cittadini per fare il punto sul Referendum, riunione convocata da diversi giorni. In tale circostanza alcuni sindaci della Valle Calore Alburni, guidati dal sindaco di Roccadaspide Gabriele Iuliano, con il sindaco di Bellosguardo, Geppino Parente, Capaccio, Italo Voza, Felitto, Maurizio Caronna, Piaggine, Guglielmo Vairo, Sacco, Claudio Saggese, Sant’Angelo a Fasanella, Gaspare Salomone, con la presenza dell’On.le Tino Iannuzzi e del delegato alla Sanità del Presidenza regionale dott. Enrico Coscioni, hanno discusso con il Presidente De Luca sulla necessità di un emendamento che modifichi la classificazione prevista nel Piano ospedaliero per il P.O. di Roccadaspide, così come concordato da tutti i Sindaci del comprensorio nel corso dell’incontro tenutosi a Roccadaspide il 01/10/2016, durante il quale fu sottoscritto un documento unitario contenente proposta di emendamento al piano ospedaliero.
Nella serata, sempre di sabato 19, sul profilo facebook del PD Provincia di Salerno, venivano pubblicati due post, il secondo delle ore 21:19, sostituiva quello delle ore 20:10, con cui si faceva riferimento all’incontro tra il Presidente della Campania De Luca ed i sindaci della Valle del Calore e alla presenza di sindaci, Pasquale Brenca di Aquara, Antonio Sicilia di Corleto Monforte, Pino Palmieri di Roscigno, Gennaro Capo ex sindaco di Castel san Lorenzo, alla manifestazione che facevano “comizi inutili e demagogici fratel grillini” gettando “fumo” sui problemi. Giuseppe Ruberto, assessore comunale di Corleto Monforte, e Nicola Guadagno, capogruppo del PD di Ottati, rispondono al post del PD con parole, ognuno sul proprio profilo social, che evidenziano la volontà degli assenti di strumentalizzare politicamente l’ iniziativa assunta dal comitato in difesa dell’ ospedale civile di Roccadaspide. I due fanno rilevare che l’iniziativa dei 6 sindaci, per promuovere il Sì, non ha tenuto conto delle direttive impartite dei 23 sindaci della Valle, con il documento unitario del 1 ottobre, affidando al sindaco Iuliano un mandato ben preciso: ovvero quello di promuovere degli incontri tecnici e dei tavoli di discussione con il presidente della Giunta regionale e con la struttura commissariale, al fine di individuare idonee soluzioni alla questione del depotenziamento dell’ospedale di Roccadaspide

Nel contempo il sindaco Gabriele Iuliano sottolinea il significativo e proficuo esito dell’incontro dal momento che il Presidente De Luca ha rappresentato e ribadito alla delegazione di Sindaci che il P.O. di Roccadaspide è particolarmente attenzionato dall’Amministrazione Regionale e dalla struttura commissariale proprio per la specificità del territorio dove è collocato ed, inoltre, di aver già conferito incarico al Direttore Generale dell’ASL di Salerno – dott. Antonio Giordano – di individuare le possibili soluzioni tecniche, volte a garantire l’assistenza sanitaria a tutto il territorio di riferimento, in una logica di miglioramento dei livelli essenziali di assistenza e ringrazia i 22 Sindaci del comprensorio e i Presidenti delle Comunità Montane Calore Salernitano e Alburni per la particolare attenzione, sensibilità e per il pieno sostegno che in questo particolare momento stanno, tutti, esprimendo rispetto alla problematica dell’Ospedale di Roccadaspide. «Sono certo che il percorso istituzionale intrapreso e sostenuto da tutti i Sindaci con il Presidente della Regione Campania -On.le Vincenzo De Luca – con la Struttura commissariale e con il Direttore Generale dell’ASL di Salerno, porterà sicuramente a risultati positivi, nel solco di un rapporto di totale coesione territoriale che da ormai diversi anni la Valle del Calore, degli Alburni e dell’Alento riesce ad esprimere sulle questioni e sui temi di particolare importanza e fondamentali per la tutela del territorio e dell’intera popolazione».

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