Maltempo: agricoltori in ginocchio, chiesto lo stato di calamità naturale

Comunicato Stampa

La grandinata dei giorni scorsi ha distrutto intere piantagioni

CAPACCIO PAESTUM. L’ultima grandinata verificatasi qualche notte fa sul territorio di Capaccio Paestum ha causato danni ingenti all’agricoltura, sono andate distrutte intere piantagioni di prodotti ortofrutticoli di stagione. Il maltempo ha causato la distruzione di oltre il 40% della produzione ortiva localizzata nel comune di Capaccio Paestum. Il consigliere comunale delegato all’Agricoltura, Roberto Voza, proporrà alla Giunta Comunale di avviare le procedure necessarie per la richiesta alla Regione Campania di riconoscimento dei danni causati dal maltempo al fine di ottenere i risarcimenti per i notevoli danni subiti dagli agricoltori. “I danni hanno riguardato – spiega il consigliere Roberto Voza – le piantagioni di carciofi, scarole, cavolfiori, erbaio e frutteti. Ulteriori danni si sono registrati anche per le strutture serricole. Come consigliere delegato all’Agricoltura proporrò alla Giunta di chiedere un risarcimento alla Regione Campania per tutti i danni subiti da tutti gli agricoltori e allevatori. L’ultima grandinata ha causato danni ingenti per centinaia di ettari destinati a coltivazioni varie. Non è la prima volta che gli agricoltori capaccesi si trovano in ginocchio a seguito delle avversità atmosferiche. In diverse occasioni, anche negli anni scorsi, le colture, soprattutto i carciofi, sono stati colpiti dalle gelate subendo perdite consistenti. Vengono colpite le colture stagionali dalle verdure, alle fragole e agli alberi da frutta in piena fioritura. La Città dei Templi è uno dei maggiori produttori a livello nazionale del rinomato carciofo pestano, che sul mercato ortofrutticolo si vende soprattutto da febbraio ad aprile. Buona parte della produzione totale è stata danneggiata, in fumo mesi e mesi di duro lavoro, proprio quando al contrario era il momento di raccogliere il frutto delle proprie fatiche. Occorre al più presto inviare una relazione agli organi competenti per richiedere lo stato di calamità naturale e le agevolazioni previste per gli operatori del settore. La speranza è che, riconosciuto lo stato di calamità – conclude il consigliere Voza – si intervenga con dei fondi straordinari”.

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