Altri reperti emergono dagli scavi di Paestum

Debora Scotellaro

Le ricerche hanno rilevato le impronte digitali del vasaio da un frammento di coppa del VI sec. a.C.

Capaccio Paestum: Nuova scoperta per gli archeologi, che questa mattina hanno riportato alla luce un frammento di coppa di tipo ionico. Una ulteriore sorpresa per chi si sta impegnando negli scavi alle spalle del Tempio di Nettuno, dove già ieri è emerso un muro in blocchi antecedente il IV sec. a.C. Oggi le ricerche hanno rilevato le impronte digitali del vasaio dal frammento di coppa che risalirebbe alla seconda metà del VI sec. a.C. da uno strato rimescolato. Ricordiamo che i lavori sono partiti il 17 ottobre, dureranno cinque settimane e lo scavo sarà “visibile e visitabile” da tutti. L’obiettivo del direttore del Parco Archeologico Gabriel Zuchtriegel è di scavare in un quartiere abitativo già parzialmente scavato. “Lì si vedono dei muri di case private di epoca romana e noi vogliamo cercare i livelli più bassi, quindi più antichi che sarebbero quelli della città greca”.

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