Vallo della Lucania, associazione batte cassa: non pagati per servizi del 2012

Redazione Infocilento

Polemiche della guardie ambientali: svolti servizi non pagati per contrastare abbandono rifiuti

VALLO DELLA LUCANIA. Nell’anno 2012 l’associazione Guardie Ambientali d’Italia Onlus, Ente accreditato presso il Ministero dell’Ambiente, con sede legale in Stella Cilento, sottoscrisse una convenzione per la prevenzione e la repressione legata al triste fenomeno dell’abbandono dei rifiuti, con il comune di Vallo della Lucania guidato dall’allora e attuale Sindaco Toni Aloia. Questa convenzione prevedeva l’impiego quotidiano in orario serale di diverse guardie ambientali che, in divisa, avrebbero dovuto espletare servizio preventivo sul territorio vallese e, se necessari,o avrebbero potuto sanzionare i trasgressori.
Il servizio fu espletato per alcuni mesi e fino a fine anno e da subito raccolse il plauso di tanti cittadini ma anche delle forze dell’ordine che riconobbero nelle guardie un valido supporto alle loro innumerevoli attività. I responsabili raccolsero anche le congratulazioni per il lavoro svolto dall’allora comandante dei carabinieri, il capitano Alessandro Starace, segno che gli operatori misero in campo adeguata professionalità pur trattandosi di volontari che nella vita svolgono altre occupazioni lavorative. Al termine del servizio, però, l’amministrazione ritenne di non rinnovare il rapporto convenzionale nonostante il servizio svolto e le diverse sanzioni elevate ai trasgressori. “Non entriamo in merito alle motivazioni che hanno spinto gli amministratori a non rinnovare il rapporto ma – fanno sapere dall’associazione – vorremmo sapere per quale motivo a distanza di quattro anni il comune dovrebbe ancora pagare un residuo del dovuto e ciò nonostante diversi solleciti scritti inviati al protocollo e le decine di telefonate che non hanno sortito alcun effetto, ma – Continuano dall’associazione – la goccia che ha fatto traboccare il vaso è una mail inviata da diverse settimane al Sindaco”. Nella stessa le Guardie Ambientali chiedevano di essere contattati, “ma tutto tace – denunciano – nonostante le guardie ambientali siano in possesso di una dichiarazione di un funzionario del comune che ha certificato il debito dell’ente”.

Dalle guardie ambientali, infine, fanno sapere che “Non si vuole creare nessuna polemica politica visto che le associazioni che espletano pubbliche funzioni sono tanto credibili quanto più restano estranee a tali dinamiche, ma si potrebbe almeno usare la gentilezza di inviare una comunicazione al fine di consentire al legale rappresentante di prendere atto, magari anche di un errore e agire di conseguenza, sono innegabili i servizi espletati e le sanzioni elevate oltre che le innumerevoli discussioni con i cittadini e non è giusto non riconoscere il dovuto a chi ha espletato un servizio richiesto e non imposto”.

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