Ad Agropoli espone Giuseppe Acone

Redazione Infocilento

La mostra ha preso il via l’1 ottobre e sarà possibile visitarla fino a fine mese

AGROPOLI. le sale espositive del Palazzo Civico delle Arti, sabato scorso, primo ottobre 2016, hanno visto un copioso afflusso di pubblico per l’inaugurazione della mostra personale di pittura dell’artista Giuseppe Acone, il quale ha presentato anche il suo scritto “Un martello dal barbiere… e altre cronache dello sguardo”.
Il titolo della mostra “Ho visto umani che voi cose non potete immaginare” e stato così spiegato da Acone: “è chiaramente un “rovesciamento” ludico della famosa frase del replicante di Blade Runner, nato dalla grande penna di Philip K. Dick, ma a è anche per me il tentativo di dire che le “cose” sono altrettanto importanti rispetto “all’umano”; anzi questa mia pittura credo che “fonda” addirittura l’uomo e la “cosa”. Queste “figure” potrebbero essere metà uomo metà cosa”.
A fare gli onori di casa l’assessore alle Politiche per l’identità Culturale, Dott. Francesco Crispino, il quale, in merito alla inedita commistione, presso il Palazzo, di arte figurativa e letteratura, ha evidenziato come Agropoli, anche grazie al “Settembre Culturale”, giunto quest’anno alla nona edizione, è entrata a far parte delle “Città del libro”, importante riconoscimento per gli sforzi profusi a favore del libro e della lettura, difatti in Italia si contano poco meno di cento città ed in particolare in Campania oltre Agropoli, solo altre tre: Capri, Positano e Salerno.
L’evento è stato curato dal critico d’arte Prof.ssa Antonella Nigro ha introdotto l’artista agli astanti esponendo: “Giuseppe Acone attraverso una pennellata densa e spesso vorticosa utilizza soprattutto il colore puro, rispetto al disegno, per la costruzione delle sue composizioni privilegiando anche campiture uniformi. In tale percorso egli reinterpreta la vivacità dei Fauves e più in generale i dettami dell’Espressionismo dal quale trae ispirazione. Il tema del volto-maschera, del totem, della cultura artistica primitiva rientra potentemente nelle scelte iconografiche dell’artista e nelle spigolosità dei suoi soggetti si scorge il tratto xilografico che fu di Kirchner, mentre nei tipi fantastici e grotteschi emerge la ricerca degli anni Cinquanta del gruppo CO.BR.A”. L’esposizione sarà visitabile fino al 30 ottobre2016, ad ingresso libero, tutti i giorni eccetto il Lunedì.

Condividi questo articolo
Exit mobile version