Conclusa la stagione estiva: ecco il bilancio degli incendi. In Cilento 877 ettari andati in fumo

Riccardo Feo

Sono 229 gli incendi registrati sul territorio del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Ecco il bilancio

Con la fine del periodo di massima pericolosità per gli incendi boschivi è tempo di bilancio per tutte le comunità montane operanti nel territorio del parco nazionale del Cilento, Diano e Alburni.

Abbiamo sentito il Coordinatore della Sala Operativa Permanente Luigi Pasca, a lui è affidato il coordinamento delle cinque comunità montane che comprendono gli 80 comuni del parco nazionale del Cilento, esse sono: Gelbison e Cervati; Alburni; Alento Monte Stella; Lambro Mingardo e Bussento; Calore Salernitano. Una sala operativa di ultima generazione ubicata presso la comunità montana Gelbison e Cervati di Vallo della Lucania, la Sala Operativa oltre ad essere munita di sala radio dispone di ben 35 monitor ad infrarossi collegati ad altrettante telecamere puntate nei punti strategici. Queste hanno rappresentato un valido aiuto per individuare i focolai attivi e nel corso dell’anno il loro numero verrà incrementato e diventando circa cento costituiranno la rete di prevenzione incendi di tutto il Parco Nazionale; il coordinatore evidenzia i dati complessivi relativi al periodo di massima pericolosità (inizio luglio-20 settembre), emergono da subito dati raccapriccianti: incendi boschivi 229 per complessivi 877 ettari andati in fumo; 153 di incendi non boschivi per complessivi 100 ettari bruciati; 12 ettari in fumo per 91 principi di incendio; 25 ettari per riprese di incendi; 49 interventi sulle scarpate stradali; 4 incendi in discariche; 81 interventi su falsi allarmi; 10 fuochi di bonifica e 5 di pulizia agraria. Dai dati emerge un vero bollettino di guerra che evidenzia, laddove vi fosse stato necessario, il grande lavoro messo in campo dagli addetti antincendio delle comunità montane; della SMA Campania e del Corpo forestale dello stato nonché dei Vigili del Fuoco che sono stati costantemente presenti con un loro funzionario presso la Sala Operativa coordinando centinaia di uomini e decine di mezzi non solo terrestri ma anche aerei, solo grazie a questo impegno congiunto è stata garantita la lotta ai piromani, vera piaga per la bellezza dei nostri territori.

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