Cilento: 59 impianti di depurazione garantiscono la difesa e la tutela dell’ambiente

Ernesto Rocco

Il presidente del Consac Gennaro Maione: già al lavoro per la progettazione di nuovi e più moderni impianti di depurazione

VALLO DELLA LUCANIA. Non sono emerse solo criticità per il Cilento durante la trasmissione televisiva ‘Petrolio’, andata in onda ieri sera su Rai 1. Ai problemi evidenziati per la baia del Lido Azzurro di Agropoli, infatti, è stata contrapposta una realtà ben diversa come quella di Pollica. Qui, grazie anche all’operato dell’ex sindaco Angelo Vassallo, si è puntato su uno sviluppo del territorio sostenibile, basato sulla tutela dell’ambiente. In tal senso va letta la costruzione dell’impianto di depurazione, mostrato proprio nelle immagini del programma tv. Esso assicura un efficiente sistema fognario e depurativo per garantire la salute dei mari.

Ma quello di Pollica non è l’unico impianto di depurazione presente in Cilento. La Consac ne gestisce 59 siti in 35 Comuni del Cilento e del Vallo di Diano “ed ogni giorno – spiga il presidente Gennaro Maione – contribuisce concretamente al consolidamento di quel circuito virtuoso e di buone prassi, volti alla difesa del patrimonio ambientale ed alla tutela del territorio a sud della Provincia di Salerno”.
“Una gestione – aggiunge – la cui efficienza è confermata annualmente dai prestigiosi riconoscimenti ottenuti dai comuni della costa cilentana come la consegna delle vele di Legambiente e Touring Club Italiano e delle Bandiere Blu da parte della Fee”.

Il nuovo Consiglio di Amministrazione, guidato dal sindaco di Ceraso, Gennaro Maione, ha annunciato di essere già al lavoro per la progettazione di nuovi e più moderni impianti di depurazione, non solo lungo la costa ma anche nelle aree interne, volti al completamento del processo di salvaguardia e sviluppo del Territorio.

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