Rutino, il neoeletto sindaco era incandidabile. Si va verso nuove elezioni

Arturo Calabrese

Il neo eletto sindaco era incandidabile per effetto della Legge Severino: all’orizzonte nuove elezioni

RUTINO. Grandi problemi per il sindaco di Rutino Gerardo Immerso. Da pochissimo tempo alla guida del comune cilentano, avendo vinto le elezioni del 5 giugno scorso, Immerso non poteva candidarsi. Lo dice la Prefettura di Salerno in seguito ad una condanna definitiva a due anni, con pena sospesa, che verte sulla testa dell’amministratore. Di conseguenza se il sindaco non poteva candidarsi, non è nemmeno eleggibile e quindi l’intero consiglio comunale non avrebbe diritto ad esistere. Conscio della problematica, il 25 agosto scorso Immerso si era autosospeso dalla carica di sindaco, lasciando le redini del comune nelle mani del suo vice. Tale scelta era stata fatta in attesa che i problemi fossero risolti in vista di un possibile reintegro. Nulla da fare, però: la decisione del Prefetto, in applicazione delle leggi vigenti, è irremovibile. A breve il consiglio dovrà riunirsi e revocare l’autosospensione. I cittadini di Rutino saranno dunque chiamati nuovamente alle urne nella prossima primavera per eleggere sindaco, assessori e consiglieri.

Sembrerebbe che fino alle nuove elezioni, a reggere l’Ente possa essere il vicesindaco Michele Ferraro, andando così ad escludere l’ipotesi di un commissariamento. Rutino, a distanza di 3 mesi dalle elezioni. è nuovamente in campagna elettorale.

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