Volontari e immigrati al lavoro per tutelare l’Oasi Dunale

Comunicato Stampa

Continua il progetto di salvaguardia dell’Oasi Dunale e di completamento del sentiero degli argonauti

Continuano i percorsi di condivisione e inclusione sociale organizzati da Legambiente Paestum e dal centro di prima accoglienza di Capaccio Paestum gestito da Pino Leone. Volontari e richiedenti asilo insieme svolgono le attività connesse alla tutela e alla valorizzazione dell’habitat costiero nell’Oasi Dunale ove, tra l’altro, si realizzerà un’aula didattica per i bambini e una casa degli insetti (bug hotel) per contribuire a difendere la biodiversità del nostro ambiente utilizzando materiali naturali e riciclati.
D’intesa con il Direttore del Parco archeologico, inoltre, si lavora al completamento del “sentiero degli argonauti” che a breve consentirà di raggiungere direttamente il mare, dall’interno dell’area archeologica attraverso i campi e Porta Marina.
Non solo attività di lavoro per la valorizzazione del nostro patrimonio ambientale e culturale ma anche intensi momenti di confronto, di reciproca conoscenza, di scambio culturale e di svago.
Silvia una delle volontarie del campo viene da Brescia e ritiene che quella in atto sia un’esperienza profonda e arricchente. “Il contatto diretto con i migranti ci ha permesso di venire a conoscenza diretta di situazioni delicate e molto complicate. Condividere momenti ed esperienze ci è d’aiuto per capire quanto siano complesse le dinamiche dei flussi migratori.”
Chiara, invece è di Napoli e vive a Belfast pensa che: “questo progetto mette da parte l’approccio meramente assistenziale ed emergenziale dell’accoglienza, perché lavorare per la valorizzazione del territorio con i richiedenti asilo permette da un lato di tenerli impegnati e farli sentire utili, e dall’altro favorisce l’inclusione: residenti e turisti si accorgono della loro esistenza, li vedono lavorare per salvaguardare dei beni comuni, giocare sulla spiaggia con adulti e bambini, imparare l’italiano.”
Ulysse e Fausta italo/francesi, pensano che “il progetto permette di creare legami inaspettati tra persone, dalla fortuna diversa, perché tramite delle belle azioni di manutenzione e valorizzazione nascono conversazioni e scambi che arricchiscono tutti.”
L’iniziativa in corso rientra nel progetto Dinamica che si avvale del sostegno del CSV Sodalis della provincia di Salerno.

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