Piano Sanitario per la Campania, scatta il ricorso

Redazione Infocilento

Piano sanitario illegittimo. Sindacati presentano ricorso al Capo di Stato

I sindacati hanno impugnato per violazione di legge, eccesso di potere e violazione del giusto procedimento il Piano di rientro dal deficit sanitario della Regione Campania edito dal commissario straordinario Joseph Polimeni.

“Per anni – spiega Rolando Scotillo della Fisi/Fials, l’organizzazione sindacale che si è fatta promotrice del ricorso al capo dello Stato e che ha già raccolto 500 adesioni – la regione Campania, la sanità campana ed i dipendenti della sanità, sono stati sottoposti ad “uno stato d’eccezione”, ovvero una particolare configurazione del potere politico in presenza di una circostanza particolarmente grave che impone di sospendere il rispetto delle leggi scritte”.

Solo i dipendenti della sanità pubblica della provincia di Salerno (ASL) hanno subito il blocco della contrattazione decentrata ed il blocco dei relativi fondi economici ed hanno visto congelare oltre 13 milioni di euro di parte variabile dello stipendio dal 2010 al 2014, nel mentre tutti i dipendenti di tutte le altre ASL della Regione Campania hanno invece beneficiato dei fondi derivanti dalle contrattazioni decentrate regolarmente corrisposti ai dipendenti. “Ora il colpo di scena finale – precisa Scotillo – il decreto n. 7 impugnato prevede che alcuna possibilità di recupero degli arretrati è prevista per il periodo 2010/2014, durante il quale hanno operato i vincoli disposti dall’art. 9, Legge 122/2010. Tale atto sarebbe illegittimo: “costituiscono un illegittimo intervento che si traduce in una illegittima e inammissibile sottrazione di quel poco che residua dall’applicazione di restrizioni frutto della normativa sull’emergenza. In una definitiva ablazione di benefici e arretrati” dichiara l’avvocato Franco Morena che sta seguendo il ricorso e che chiosa. “In tale contesto, in una lettura costituzionalmente orientata, non può non evidenziarsi come il Polimeni, in assenza di una copertura normativa tenta addirittura, con il decreto impugnato, di intervenire sul quel poco che le misure congiunturali avevano riconosciuto, nell’estremo tentativo di sottrarre, in violazione della fonte contrattuale, fondi che dovrebbero, necessariamente, transitare nel fondo di produttività”.

Di qui l’annuncio: “Abbiamo citato in giudizio la Regione Campania in persona del Presidente della Giunta Regionale, il Ministero della Salute in persona del Ministro p.t. per l’annullamento ed il Commissario ad acta per l’attuazione del piano di rientro dai disavanzi del settore sanitario della Regione Campania, abbiamo anche chiesto che venga accolto il ricorso”. Scotillo non esita accuse anche ai sindacati confederali che “per l’ennesima volta lasciano il campo libero al sindacato autonomo dimostrando di non saper tutelare altro che rendite di posizioni e dimostrando, ancora una volta, un modo di fare sindacato che non tutela più i dipendenti. Noi abbiamo scelto di essere a fianco dei lavoratori nella difesa del salario e di condizioni di lavoro migliori, loro – evidentemente – di fare la politica della condivisione con il potere a danno degli operatori, ai lavoratori l’ultima parola” .

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