Una raccolta firme per il Lido Azzurro

Ernesto Rocco

Da palazzo di città rassicurano: presto il collaudo dell’opera, poi l’apertura di un varco nella barriera.

AGROPOLI. Ancora polemiche per la situazione in cui versa il Lido Azzurro. La barriera antierosione, realizzata ormai un anno fa per combattere il fenomeno e difendere il litorale dalle mareggiate, non ha cancellato il problema. Il fenomeno erosivo si è spostato nella zona centrale della piccola baia, quella dove insistono gli stabilimenti balneari, e a peggiorare la situazione il mancato riciclo delle acque che unito all’accumulo di posidonia determina il diffondersi nell’area di odori nauseabondi. Su tutte le furie non solo i bagnanti ma soprattutto i residenti, costretti a barricarsi in casa nonostante le alte temperature per evitare di sentire la puzza proveniente dal litorale.

Per questo i cittadini della zona hanno deciso di avviare una raccolta firme indirizzata al comune, al Noe e alla capitaneria di porto affinché intervengano per mettere in atto le procedure necessarie ad accertare eventuali irregolarità dei lavori e affinché si possa ripristinare l’ambiente.

Da palazzo di città però tranquillizzano tutti e confermano che già durante l’estate si provvederà ad aprire un varco nella barriera che dovrebbe risolvere definitivamente il problema dell’accumulo di alghe e dello sprigionarsi di cattivi odori nell’aria, favorendo il riciclo dell’acqua. Appena arriverà il collaudo dell’opera si partirà con i lavori. I disagi al Lido Azzurro, quindi, potrebbero avere le ore contate.

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