Ospedali: disagi a Vallo della Lucania, ferma al palo Agropoli. Ira di sindacati e cittadini

Sergio Pinto

A Vallo della Lucania continuano i disagi per la riorganizzazione estiva, ad Agropoli il Psaut avanzato non è entrato in funzione.

Ancora problemi per la sanità nel Cilento: nuovi disagi al “San Luca” di Vallo mentre ad Agropoli del Psaut avanzato nemmeno l’ombra. Ma procediamo con ordine. Al nosocomio di Vallo della Lucania la riorganizzazione estiva sta producendo, secondo i sindacati, “danni dal punto di vista assistenziale”. “E’ oramai diventata realtà il ricorso al posto letto aggiunto soprattutto nei reparti di medicina generale e di chirurgia “indistinta”, cosa che sta procurando notevoli disagi tanto all’utenza, quanto agli operatori”, denuncia Biagio Tomasco, segretario provinciale di settore della Uil. I disagi riguardano anche il pronto soccorso la cui situazione, come negli anni scorsi, “risulta caotica ed avulsa da ogni criterio di organizzazione, atteso che il personale medico ed infermieristico siano rimasti sostanzialmente inalterati rispetto al resto dell’anno, anche in virtù del fatto che gli infermieri inviati in soccorso altro non abbiano fatto che sostituire coloro che sono andati ed andranno in ferie”. “Ci troviamo solo a metà mese di luglio – denunciano dalla Uil – e i disagi diventano sempre più ingravescenti, cosa che, visto l’approssimarsi del mese di agosto ed il conseguente aumento della popolazione residente nel comprensorio, altro non potranno che aumentare in maniera esponenziale”.

Se a Vallo della Lucania la situazione è caotica, ad Agropoli le condizioni sono finanche peggiori. Ieri sarebbe dovuto entrare in funzione il Psaut avanzato. Ad oggi, però, poco è cambiato rispetto ai giorni scorsi. E’ stata montata la macchina per le radiografie e sostituito un pezzo guasto a quella per la Tac ma entrambe entreranno in funzione soltanto la prossima settimana. Anche i quattro posti letto non sono ancora attivi. Il problema maggiore, però, riguarda il personale. Sanitari del 118 dovranno assistere gli utenti almeno per altri dieci giorni. Non ci sono state risposte al bando dell’Asl per la ricerca di radiologi e cardiologi. Arrivano invece due anestesisti. “Ennesima beffa”, commentano i comitati

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