“I grandi Sindaci Agropolesi: Carmine Troisi

Ernesto Apicella

“Farmacista, uomo di grande lungimiranza e fervido patriota”

Carmine Troisi nacque ad Agropoli nel 1859 da Fortunato e da Maria Gaetana Caruso. Studiò con profitto al “Liceo Umberto I” di Napoli, di cui era Preside l’Agropolese Filippo Patella, e si laureò in Farmacia presso l’Università di Napoli.
Fu Sindaco di Agropoli dal 15 ottobre 1897 al 27 Luglio 1902. Festeggiò insieme ai suoi concittadini la fine del XIX secolo e l’arrivo del XX secolo!!!
Secondo il Censimento del 1901, Agropoli aveva circa 3000 abitanti, di cui 1500 circa risiedevano nel paese, mentre 548 abitavano nella frazione Moio e 900 nella frazione S. Marco.
Nel 1898, grazie all’interessamento dell’onorevole Matteo Mazziotti, originario di Pollica, Sottosegretario alle Poste con il secondo Governo Rudini (1896-1898), il Sindaco Troisi dotò l’Ufficio Postale di Agropoli del tanto desiderato Telegrafo. In quegli anni gli Agropolesi per telegrafare erano costretti a recarsi, con tutti i disagi del tempo, a Torchiara, capoluogo di Mandamento (per i più giovani, il telegrafo è il dispositivo che permette di inviare a distanza – sotto forma di impulsi elettrici – messaggi scritti, utilizzando un apposito codice messo a punto dallo statunitense Samuel Morse. Inventato nella prima metà del 19° secolo, il telegrafo è stato fondamentale per lo sviluppo della nostra civiltà, ma oggi è superato da altri mezzi come il fax o Internet).
Sempre nel 1898 il Sindaco Carmine Troisi fece redigere il primo Piano Regolatore di Agropoli. A questo Piano Regolatore si devono le uniche strade diritte di Agropoli: via Risorgimento, via Piave, via A. De Gasperi, via S. Pio X, corso Garibaldi (attualmente il Comune di Agropoli non è dotato di PRG, oggi chiamato PUC, Piano Urbanistico Comunale).
L’11 luglio del 1898 in occasione della morte di Filippo Patella, uno dei personaggi storici più importanti di Agropoli, il Sindaco Troisi pronunciò un discorso di alto spessore morale, sociale e politico, ecco le note introduttive: “Signori, Filippo Patella fu tanto generalmente conosciuto e ammirato e fu tanto nota e popolare la sua vita, che potrebbe parere affatto superfluo tenerne un discorso. Ma oggi, per la carica di cui sono investito, devo compiere il mesto e sacro dovere di rivolgere a nome dei miei colleghi del Municipio, di cui egli fu componente, l’estremo saluto all’uomo che non ebbe altro culto se non quello per la grandezza e la prosperità della Patria (…).
Nel 1899 il Sindaco Troisi iniziò un piano di recupero del Borgo Storico sistemando la pavimentazione degli scaloni e delle stradine; collegò alcuni rioni con delle nuove scalette di accesso; promosse un comitato di fedeli per restaurare la Chiesa Madre dei Santi Patroni Pietro e Paolo, e con le numerose offerte, alcune provenienti dagli agropolesi all’estero, riportò all’antico splendore la Cattedrale.
Nel 1901, ancora una volta grazie all’interessamento dell’Onorevole Matteo Mazziotti, diventato Sottosegretario alle Finanze con il Governo Zanardelli (1901-1903), arrivarono i fondi per la nuova strada Agropoli – S.Maria di Castellabate – Celso. L’opera rappresentò un importante anello di congiunzione dei paesi della costa cilentana con la stazione di Agropoli. La nuova arteria, in modo particolare, ruppe l’isolamento di S.Maria di Castellabate raggiungibile da Agropoli, fino ad allora, o via mare o percorrendo un’antica mulattiera che da via S. Francesco, passando per Trentova, Tresino ed il Villaggio di S. Giovanni, portava al Lago di S.Maria.
Il Sindaco Carmine Troise…“ebbe sempre presente di fare il bene per il bene, e non già per l’utile e per il piacere che se ne può avere. Convinto che il miglior premio che possa avere l’uomo sia quello che gli viene dato dalla coscienza di aver adempiuto al meglio il proprio dovere”.

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