Due anni e mezzo e nessun intervento sulla SS19, cittadini sul piede di guerra

Filippo Di Pasquale

Ancora protesta del comitato Ponte Nuovo. La frana della SS19 divide in due il paese. Ora si teme anche per le abitazioni.

“Nonostante siano trascorsi 2 anni e 6 mesi, non si ha nessuna informazione sull’inizio dei lavori”. Il comitato Ponte Nuovo di Auletta spiega le ragioni dell’esposto presentato alla Procura della Repubblica di Lagonegro insieme al Codacons.
“Il nostro comitato ha già denunciato più volte il disagio che la frana comporta, sia pubblicamente, sia presso gli organi competenti – spiegano –
Purtroppo lo smottamento che continua ad avanzare verso le abitazioni, a causa dell’erosione spondale del fiume Tanagro, rappresenta un pericolo per l’incolumita’ dei cittadini; purtroppo si segnala ancora la mancanza di interventi cautelativi e preventivi per evitare danni ai terreni e alle abitazioni adiacenti”.

In alcuni punti l’alveo fluviale presenta una gran quantità di materiale accumulato come pietrisco, ghiaia e vegetazione che ostacolano il deflusso naturale del fiume comportando esondazioni in caso di piene. In più punti i margini naturali presentano evidenti e pericolosi segni di erosione. Ciò per i residenti del posto è un grosso rischio.

La frana sulla SS19 divide in due il comune di Auletta e costringe i cittadini a lunghi e tortuosi percorsi alternativi. I disagi li avvertono soprattutto i residenti di contrada Ponte-Battaglione i quali rivendicano il diritto di avere un percorso alternativo adeguato per raggiungere il centro cittadino. “Un territorio periferico ha bisogno di collegamenti,senza collegamenti siamo destinati a scomparire”, concludono dal comitato Ponte Nuovo.

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