Capaccio, Nicola Ragni contro Voza: “Siamo alla frutta”

Ernesto Rocco

Nuovo attacco da parte dell’ex vicesindaco Nicola Ragni al primo cittadino di Capaccio Italo Voza. Al centro della polemica l’approvazione del bilancio.

“La politica “ dovrebbe “ essere l’arte di amministrare bene e dire sempre la verità ai propri amministrati. Cosa diametralmente opposta alla demagogia. Ma è quest’ultima, ormai, a farla da padrona ed a regnare sovrana sulla politica nostrana o su quel pochissimo che resta di essa”. Così Nicola Ragni, ex vicesindaco dell’amministrazione Voza che replica al primo cittadino sulla decisione di rinviare l’approvazione del bilancio.

“Il Sindaco vorrebbe farci credere – spiega Ragni – che poiché l’ opposizione si lamenta per il modo in cui è stato approvato il bilancio comunale egli ha deciso di tornare in Consiglio per riapprovare un atto ( già approvato tra mille polemiche, regolarmente pubblicato e che sta producendo i suoi effetti ) solo per venire incontro alle richieste dell’opposizione”.

“Ma allora si chiede Ragni – perché tale atto è stato approvato con grande prepotenza e non rinviato, come era stato chiesto a suo tempo e come sarebbe stato logico???

Poi, rivolgendosi al sindaco, l’ex braccio destro di Voza dice: “Abbi coraggio e dimostra di essere un politico “trasparente”, come hai sempre dichiarato di essere, dicendo la verità ai cittadini rivelando loro come realmente stanno le cose. Ammetti che le perplessità e le richieste dell’opposizione consiliare al momento dell’approvazione del Bilancio Comunale erano fondate e sacrosante. Si è voluto, al contrario, procedere nella illegalità più assoluta, con prepotenza forse per paura di un commissariamento o forse solo per mostrare i muscoli, dimenticando volutamente tutto ciò che è previsto dalla legge, dallo Statuto comunale e dal Regolamento di Contabilità. Si è voluto procedere da veri sprovveduti facendo delle forzature che costeranno care anche sotto il profilo penale sia ai funzionari, che hanno, in questo caso, dimostrato di essere poco competenti, sia agli ignari assessori e Consiglieri Comunali che, fidandosi, hanno, come al solito, approvato degli atti che conoscevano poco o niente, anche se sui Consiglieri, ovviamente, non si può gettare la croce di un errato e frettoloso confezionamento degli atti stessi”.

“Ma come è possibile – aggiunge ancora – che un Comune come il nostro, che paga centinaia di migliaia di euro ogni anno per avere tra le sue schiere consulenti che fanno parte dell’ufficio di staff del Sindaco, dotati (dovrebbero esserlo per legge) di “alta professionalità” non hanno suggerito al Sindaco di soprassedere all’approvazione del Bilancio anche per non creare problemi agli stessi consiglieri di maggioranza che lo hanno votato? Ma come è possibile, inoltre, che la cosa sia sfuggita a qualche vanitoso Consigliere Comunale che si picca di essere grande intenditore di politica e dei processi ad essa relativi o a qualche assessore “tecnico” che passa per un vero e proprio luminare in questo campo e che queste cose dovrebbe saperle bene, visto che dovrebbero rappresentare il suo pane quotidiano. Possibile che nemmeno lui dall’alto della sua conoscenza della materia, abbia pensato prima agli abusi che si stavano commettendo? “

“Comunque – conclude Nicola Ragni – un’altra brutta figura verso i poveri cittadini che ormai non si raccapezzano più ed anche verso gli altri Comuni viciniori che osservano, divertiti, tutto ciò che siamo capaci di creare. E’ la prima volta che accade un fatto del genere nel nostro Comune e penso che siamo, ormai, davvero alla frutta, anzi alle comiche finali”.

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