Statua Padre pio: venerdì la firma del protocollo d’intesa

Arturo Calabrese

Cantalupo: «La statua sarà una possibilità per l’economia del territorio»

OGLIASTRO CILENTO. Chiusa la campagna elettorale che ha visto impegnato in prima persona il rieletto sindaco di Ogliastro Cilento Michele Apolito, si accendono nuovamente i riflettori sul progetto della faraonica statua dedicata a Padre Pio. A farlo ritornare d’attualità è il protocollo d’intesa che il vicino comune di Prignano Cilento si prepara ad  approvare nel consiglio previsto per questa settimana con l’Ente ogliastrese. Tra i due Palazzi di Città cilentani ne era già stato siglato uno circa due anni orsono, ma l’attuale ha subito sostanziali e fondamentali modifiche. «Tra le differenze col primo protocollo siglato – spiega il sindaco di Prignano Giovanni Cantalupo – ce n’è una molto importante per il nostro comune. Grazie a questo nuovo accordo ogni onere relativo al progetto e all’eventuale realizzazione della statua dedicata a San Pio sarà a carico di Ogliastro». Nessun tipo di esborso economico, quindi, per l’ente guidato da Cantalupo che sottolinea l’importanza del progetto al fine di «poter creare un indotto economico basato sul turismo religioso di cui – assicura – godrà anche Prignano data la vicinanza ad Ogliastro insieme al protocollo d’intesa e soprattutto al rapporto d’amicizia che ci lega». Nelle idee dell’amministrazione ogliastrese c’è la costruzione di una faraonica statua raffigurante il Santo, alta circa 80 metri, che sorgerà su una collina al confine tra i due comuni. L’idea aveva scatenato le feroci polemiche di una piccola parte della popolazione di Ogliastro, tra cui l’agguerrito parroco, ed era anche approdata su giornali, televisioni, radio ed altri media sia nazionali che internazionali mentre Apolito l’ha sempre difeso a spada tratta, rivendicandone l’importanza dal punto di vista strategico. A sostenerlo la maggior parte dei concittadini e l’alleato della vicina Prignano i quali hanno colto l’importanza in chiave turistica dell’opera. Il progetto era stato accantonato in vista delle elezioni, rivelatasi una formalità per il vincente Apolito, ma ora può ripartire a pieno regime. L’intenzione del rieletto sindaco è quella di creare un’economia per il territorio basato sul richiamo turistico che la statua porterà. La statua è già in parte finanziata grazie all’apporto di un facoltoso donatore che si dice miracolato proprio dal Santo di Pietrelcina, il resto dovrà metterlo Bruxelles. Se ciò dovesse avvenire l’ambizioso progetto diverrà realtà.

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