Inaugurato al Parmenide il progetto sperimentale “Philosophy for Children”: per una democrazia del pensiero

Carmen Lucia

Gli studenti del “Parmenide” saranno alle prese con laboratori sperimentali che vede coinvolti anche i piccoli alunni della scuola “Aldo Moro”.

Nasce al Parmenide di Vallo della Lucania un progetto innovativo, sperimentale e di grande impatto formativo dal titolo: «“Philosophy for Children”: per una democrazia del pensiero» ideato e realizzato dalle Professoresse Carmen Desiderio e Concepita Sica, con la collaborazione della Professoressa Lucia Ruocco. In questa metodologia didattica si costruisce la relazione con i bambini con il dialogo, inteso nell’accezione etimologica del termine di “dia-lèghein”, di “attraversare” l’altro, imparare ad ascoltare il punto di vista degli altri e rispettare i turni di parola. Nel primo laboratorio, partito nei mesi scorsi in via sperimentale e che entrerà a regime nel prossimo anno scolastico, sono stati formati i primi allievi del Liceo con un gruppo di ricerca che ha interagito con i bambini della Scuola Primaria “Aldo Moro” di Vallo. Dal progetto è nato un vero e proprio laboratorio di filosofia in cui, attraverso una didattica viva e laboratoriale, i bambini hanno sperimentato l’acquisizione graduale delle capacità di criticità e assertività, che nonostante siano innate, spesso difficilmente emergono nel contesto scolastico o familiare. Educare al dialogo, all’ascolto, alla tolleranza diventa fondamentale per bambini spesso identificati come “nativi digitali”, perché precocemente esposti all’uso dei “new media” e poco avvezzi di conseguenza alla riflessione, alla sperimentazione del mondo attraverso le domande e il “problem solving”. Il pensiero del bambino è di per sé un pensiero filosofico, e lo è sin da quando si pone i primi interrogativi. Come insegna Lipman, nell’ orientamento di ricerca nato negli anni Settanta e che ispira questo progetto del Parmenide, “la filosofia intesa come questione e non come sapere, dà la possibilità di sostenere e incrementare lo stupore dei bambini di fronte al mondo”. Il progetto è inoltre destinato a formare anche figure professionali con competenze nel campo pedagogico e filosofico e consentirà di implementare i curricula tradizionali, creando anche ulteriori attività di lavoro in contesti diversi, come scuole, biblioteche, centri educativi territoriali e di apprendimento permanente.

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