Anche ad Agropoli addio alle cabine telefoniche. Una pec può salvarle

Redazione Infocilento

Anche ad Agropoli degli avvisi annunciano che presto alcune cabine telefoniche verranno dismesse. Ecco come evitarlo.

AGROPOLI. “15 Giugno 2016: Gentile utente, questa cabina sarà rimossa dal giorno 16 agosto 2016“. Nessun refuso, né siamo sul set di ritorno al futuro. Su di una cabina telefonica è stato affisso questo cartello con quasi alcune settimane di anticipo. Ma il risultato non cambia. La cabina verrà rimossa.
E’ questo il cartello presente su alcune cabine telefoniche di Agropoli. Qui, come in altre località del Cilento, la Telecom ha deciso di ridurne il numero. Dal 2010 L’Agcom – Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni – ha dato il via libera per procedere al loro smantellamento. Il motivo? Molto semplice: costi troppo elevati per mantenere un servizio di cui quasi più nessuno fa uso. Con l’arrivo dei cellulari e delle tariffe a basso costo, ormai quasi tutti hanno il telefono portatile rendendo meno penoso l’addio alle nostre care cabine.
Le file per telefonare dalla stazione per dire che stavi partendo non si vedono più, così come altri costumi dell’Italia d’un tempo, senza Facebook, né WhatsApp che oggi sanno prima di noi dove e con chi siamo.

Eppure all’inizio degli anni 2000 l’arrivo delle schede magnetiche ci avevano fatto credere che la tecnologia fosse proprio definitivamente arrivata. I gettoni infatti smisero di circolare, sostituiti dalle schede, il 31 dicembre 2001. Invece il progresso ha fornito presto un’altra novità, i telefoni cellulari, che ora manderanno in cantina le vecchie cabine telefoniche.

Eppure i più nostalgici, o coloro che le trovano utili ancora hanno un modo per salvarle. Stando a una delibera Agcom, l’avviso Telecom deve contenere le seguenti informazioni: la data di affissione, la dicitura “questa cabina sarà rimossa dal…, l’indirizzo di posta elettronica certificata cabinatelefonica@cert.agcom.it della Direzione, l’indirizzo del sito internet ove è consultabile la mappatura aggiornata delle postazioni telefoniche pubbliche sull’intero territorio nazionale ed infine i numeri gratuiti di telefono e di fax per ottenere informazioni.

Ed è così che qualche cabina può essere salvata inviando una mail di posta elettronica certificata all’indirizzo di cui sopra entro il termine perentorio di 30 giorni che decorre dalla data di affissione del cartello. L’opposizione deve contenere i dati e i recapiti dell’opponente, l’ubicazione della postazione telefonica pubblica oggetto di opposizione e una sintetica esposizione dei motivi di opposizione.

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