Concorso per vigili ad Ascea, 16 indagati

Redazione Infocilento
Carabinieri auto

Sedici persone nel mirino della magistratura dopo il blitz di ieri ad Ascea. Nell’indagine funzionari, politici e membri della commissione esaminatrice.

Sarebbero sedici le persone indagate nell’ambito dell’inchiesta sul concorso per vigili urbani tenutosi lo scorso anno ad Ascea. Si tratta di funzionari, politici e membri della commissione d’esame. In particolare, secondo il quotidiano “La Città di Salerno” oggi in edicola, il sindaco Pietro D’Angiolillo sarebbe accusato di abuso d’ufficio e con lui Emilio Puglia, Valentina Pica, Giovanni Rizzo, Rita Speranza, Marianna Vecchio, Antonio Ciociano (quest’ultimo sarebbe accusato anche di rifiuto d’atti d’ufficio), Raffaele Di Bello e Aniello De Luca. Ipotesi di favoreggiamento ai danni di Lino Puglia. Inoltre vi sarebbero altre sei persone indagate ma senza capi d’accusa (Sabrina D’Angiolillo, Domenico Basile, Marco Di Genio, Gennaro Tolomeo, Rossella Tolomeo e Claudia Sansiviero).

Ieri i carabinieri della compagnia di Vallo della Lucania, a partire dalle 6, hanno dato il via ad una serie di controlli e perquisizioni su disposizione del pm Ivana Niglio.

Il concorso per vigili urbani nel mirino della magistratura si è svolto nel maggio dello scorso anno ed era diretto all’assunzione di due agenti di polizia locale e alla formazione di una graduatoria di 30 idonei, dalla quale attingere per le assunzioni stagionali. Il 2 maggio, alla prova selettiva, i primi malumori: la commissione esaminatrice, infatti, secondo le accuse si presentò in ritardo e propose di rinviare l’esame: ciò scatenò le proteste dei concorrenti, tanto che dovettero intervenire i carabinieri. La prima prova, poi, si svolse il 21 maggio ed è in questo contesto che sarebbero emerse le irregolarità contestate da alcuni partecipanti, ovvero la violazione del principio dell’anonimato. Il concorso comunque andò avanti, ma il suo esito è ancora in discussione.

Condividi questo articolo
Exit mobile version