Sosta a pagamento alla stazione di Vallo, Lamaida scrive a Pisapia: errore gravissimo

Redazione Infocilento
Stazione Vallo della Lucania

Il sindaco di Castelnuovo Cilento chiede un passo indietro a quello di Casal Velino sulla decisione di istituire la sosta a pagamento alla stazione di Vallo Scalo.

“In merito alla recente decisione, presa da Te e dalla tua Amministrazione Comunale, relativa all’istituzione della sosta a pagamento per il parcheggio adiacente la stazione ferroviaria di Vallo Scalo, sento il dovere di comunicarti che lo ritengo un errore gravissimo, oltre che un’ingiustizia pura e semplice, della quale dovete assumervi tutta la responsabilità, senza pensare di poterla scaricare addosso a me, sindaco di Castelnuovo Cilento e ad Antonio Aloia, sindaco di Vallo della Lucania”. Inizia così una lettera del sindaco di Castelnuovo Cilento, Eros Lamaida, indirizzata a quello di Casal Velino Silvia Pisapia. Quest’ultima nelle scorse settimane aveva approvato un provvedimento per l’istituzione della sosta a pagamento presso lo scalo ferroviario di Vallo Scalo.

“Il terreno dell’area ferroviaria di Vallo Scalo – spiega Lamaida – ricade nel territorio del Comune di Casal Velino, e, per questo, voi potete decidere, legittimamente, di stabilire un ulteriore “dazio” a danno degli utenti, ma dovete accollarvi, voi, tutte le conseguenze di questa decisione”.

“Una decisione, la vostra – spiega Lamaida – che non tiene conto delle persone costrette ad utilizzare il treno, ogni santo giorno, i cosiddetti pendolari, per recarsi al lavoro, in situazioni di sacrificio e difficoltà;
una decisione, la vostra, che non tiene conto dell’economia di un territorio già gravemente danneggiato;
una decisione, la vostra, che non tiene conto della necessità di aiutare chi ha investito molto, dal punto di vista economico, per avviare le attività commerciali presenti nella stessa Stazione;
una decisione, la vostra, che non tiene conto nemmeno della riduzione di attività della biglietteria, che in tal modo potrebbe essere definitivamente chiusa, come è successo per altre stazioni;
una decisione, la vostra, che non tiene conto del grave rischio di chiusura della stazione stessa”. Ciò perché gli utenti appena sono stati informati del pagamento della sosta hanno subito sostituito il loro scalo con altre stazioni, come Ascea ed Omignano, riducendo così gravemente il flusso dei viaggiatori.
Per Lamaida, quindi, la decisione della giunta comunale casalvelinese rappresenta un “errore grave anche dal punto di vista etico, perché ancora una volta si aggrediscono le tasche dei lavoratori, degli studenti e di tutti coloro che, per tanti motivi, vengono nel nostro Cilento arricchendolo, economicamente e culturalmente. Un errore, gravissimo, perché si crea un altro ostacolo, una barriera ulteriore al già catastrofico e scandaloso stato delle nostre strade, dei nostri principali assi viari, aggravando così ancor di più l’ isolamento civile che stiamo vivendo”.

“Come Sindaco del Comune di Castelnuovo Cilento e vice-presidente della Comunità del Parco – prosegue – mi sarei aspettato, prima di passare alle vie di fatto, un confronto ulteriore, serrato e franco, anche forte se vuoi, come è stato per il passato, come dovrebbe essere tra sindaci, tra uomini e donne che rappresentano Istituzioni, che amano e lottano per i loro territori e per le persone che vi vivono. Invece, purtroppo, mi sono trovato di fronte ad una sentenza definitiva, giunta al terzo grado di giudizio”. Di qui l’auspicio ad un passo indietro.

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