Luoghi culturali dimenticati: c’è una nuova adesione

Bruno Marinelli
Un panorama del comune.

Nel Vallo di Diano una nuova proposta di recupero di due importanti siti nell’ambito dell’iniziativa promossa dal Governo.

Continua l’adesione dei comuni del Cilento e Vallo di Diano all’iniziativa del Governo per il recupero dei borghi culturali dimenticati. Dopo Sapri,Camerota,Centola e San Pietro al Tanagro, anche Polla ha deciso di sensibilizzare i cittadini a votare per il recupero dei propri siti storici. Si tratta della Chiesa di Santa Maria dei Greci e della Grotta. L’edificio sacro pare risalga alla metà del VI secolo. Inizialmente fu dedicata alla Madonna delle Grazie e successivamente a quella del Carmine. Al suo interno sono custodite ben nove opere del Peccheneda, tra cui la celebre “Madonna del Carmine con angeli e dannati”, oltre all’altare maggiore in marmo e ad uno in legno dedicato a san Bartolomeo. Sul muro esterno sinistro la leggenda vuole che si trovi la pietra Santa portata dai templari dalla Palestina. La grotta di Polla invece è un insediamento importante poichè presenta all’interno stalattiti e stalagmiti di grande bellezza ed anche reperti paletnologici. Al suo interno sono stati trovati anche resti di fauna quaternaria, ossa umane e frammenti risalenti all’età del bronzo. Il Governo, per il recupero dei borghi culturali dimenticati ha messo a disposizione 150 milioni di euro. La scelta dei luoghi da valorizzare verrà fatta da una giuria di esperti sulla base delle candidature inviate dagli utenti entro il 31 Maggio all’indirizzo bellezza@governo.it.

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