Recupero dei luoghi culturali dimenticati: anche Palinuro c’è

Ernesto Rocco

L’associazione Eso Es Palinuro punta ad ottenere i fondi del Governo per l’Antiquarium di Palinuro.

Sapri con il complesso di Santa Croce, Camerota con il Castello Medievale, il Convento dei Cappuccini e la Cappella Rupestre ed ora anche Palinuro con l’antiquarium. Sono queste le comunità cilentane che si stanno mobilitando per partecipare all’iniziativa lanciata dal Governo Italiano che prevede lo stanziamento di 150 milioni di euro destinati al recupero dei luoghi culturali dimenticati sulla base delle segnalazioni ricevute dai cittadini. L’associazione Eso Es Palinuro ha pensato di proporre il piccolo Antiquarium del centro costiero cilentano.

“Quest’ultimo, attualmente, riesce ad accogliere solo una piccola, irrisoria parte dell’enorme patrimonio di reperti archeologici ritrovati a Palinuro. Un tesoro che merita di poter essere adeguatamente esposto e apprezzato, e non più chiuso in qualche deposito impolverato”, spiegano dall’associazione.

“Riprogettare, ampliare e riqualificare gli spazi dell’Antiquarium di Palinuro – aggiungono -permetterebbe di incrementare l’offerta culturale del territorio, sfruttando e non più sprecando quello che la storia di questi luoghi meravigliosi ha restituito in anni di scavi e ritrovamenti in mare”.

Per aiutare Palinuro basta inviare una mail all’indirizzo bellezza@governo.it con l’indicazione del luogo scelto oppure accedere alla pagina realizzata dall’associazione. Sarà una giuria di esperti a decidere a chi assegnare i fondi sulla base delle segnalazioni ricevute.

Condividi questo articolo
Exit mobile version