Contrasse la legionella mentre era ricoverata in clinica, slitta l’udienza

Redazione Infocilento

Avrebbe contratto la legionella mentre era in clinica a causa dell’inquinamento della rete idrica: slitta il processo.

VALLO DELLA LUCANIA. E’ stata rinviata al prossimo 12 ottobre l’udienza per la morte di Antonietta Perretta che durante il ricovero presso la clinica “Cobellis” avrebbe contratto la legionella.

Imputati il 59enne Alessandro Brighenti, il 54enne Marco Luigi Danieli, responsabili del trattamento dell’acqua sanitaria della casa di cura Cobellis per la società Zep Italia srl di Aprilia, e il 64enne Giuseppe Di Fluri, direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’Asl 3 di Salerno. L’accusa per loro è di essere responsabili dell’inquinamento della rete idrica della clinica privata di Vallo della Lucania con il virus della legionella, cosa che avrebbe causato la morte della donna avvenuto il 12 luglio del 2010.

Il pm Paolo Itri della Procura di Vallo della Lucania, chiese il rinvio a giudizio per i tre, cui è stato contestato il reato di avvelenamento di acque e di sostanze destinate all’alimentazione. Questi, si legge nel provvedimento, “in cooperazione colposa tra loro, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, per negligenza derivante dalla mancata attuazione di tutte le misure necessarie a prevenire la contaminazione della rete idrica della struttura sanitaria vallese, ne causavano l’inquinamento della rete idrica con il batterio della ‘Legionella’ e ‘Pseudomonas Aemginosa’ esponendo così al contagio sia le persone ivi ricoverate che i lavoratori”.

Il decesso della donna, stando alle accuse, sarebbe avvenuto proprio a causa della infezione da legionella. Dalle analisi effettuate dall’ARPAC immediatamente dopo il decesso, infatti, emerse la presenza del batterio con valori superiori alla norma. L’udienza preliminare era fissata per il 18 maggio scorso presso il Tribunale di Vallo della Lucania.

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