Centrale a biomasse: chiesto maxi risarcimento al comune

Paola Desiderio

La Biocogein chiede otto milioni di euro al comune di Capaccio

Maxi richiesta di risarcimento al comune di Capaccio. La Biocogein vuole 8 milioni di euro quale risarcimento per la mancata costruzione dell’impianto a biomasse in località Sorvella-Sabatella. La società si era aggiudicata un finanziamento per realizzare la centrale, poi revocato dal Ministero dello Sviluppo Economico. Ritenendo per questo responsabile il comune ha presentato ricorso al Tar Salerno per ottenere un risarcimento.

Continua quindi la battaglia per l’impianto a biomasse che sarebbe dovuto sorgere in località Sorvella-Sabatella. L’iter per la costruzione era stato bloccato due mesi fa dalla Regione Campania con l’approvazione di un emendamento nella Legge Regionale collegata alla Legge di Stabilità 2016 col quale si era sancito che il rilascio di autorizzazioni per impianti di produzione d’energia con utilizzo di biomasse, fruenti d’incentivi previsti dalle vigenti norme sull’uso di fonti rinnovabili, per i quali risultino pendenti contenziosi giurisdizionali, è sospeso fino alla definizione dei giudizi con sentenza passata in giudicato.

Per la centrale di Capaccio è in corso un contenzioso per una presunta lottizzazione abusiva del terreno.

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