Consiglio comunale infuocato ad Agropoli, l’opposizione si fa sentire

Redazione Infocilento

Il gruppo di minoranza unito agli indipendenti ha fatto sentire la sua voce nel consiglio comunale di Agropoli. Quasi due ore di dibattito e polemiche.

AGROPOLI. Consiglio comunale infuocato quello di ieri. Per la prima volta in questo secondo mandato dell’amministrazione Alfieri, la maggioranza consiliare si è trovata a fare conti, di fatto, con quattro oppositori che in alcuni momenti dell’assise hanno finito anche per scambiarsi vivaci battute tra di loro. A comporre il gruppo di minoranza e indipendenti Pasquale Di Lucio, Agostino Abate, Vito Rizzo ed Emilio Malandrino. Quest’ultimo è entrato proprio nella seduta di ieri in consiglio comunale al posto del dimissionario Mauro Inverso.
L’assise si è aperta con le polemiche che già quattro anni fa portarono alla decisione di Abate di lasciare il gruppo di maggioranza ovvero la scelta ritenuta “arrogante” del sindaco Alfieri di non riconoscere l’assessorato all’UDC. La polemica è stata cavalcata anche dal neo entrato Malandrino. “Sono in dissenso con chi ha fatto quelle scelte e probabilmente le rifarebbe” ha detto il consigliere facendo capire da subito quale ruolo occuperà nell’assise. Poi non sono mancate dure accuse al consiglio comunale che “in questi anni non ha mai visto dibattito animati o diverse visioni”. Malandrino nel suo primo intervento ha presentato tre interrogazioni inerenti la condizione delle strade, l’autovelox e l’ospedale di Agropoli. E’ toccato al sindaco Alfieri replicare stizzito. Sulle strade colabrodo il primo cittadino ha ricordato che sono in corso lavori “necessari ed importanti per la comunità come la banda ultra larga, l’installazione di cavi dell’Enel che servirà ad evitare i black out che si sono registrati la scorsa estate ed infine la divisione tra acque bianche e nere delle fogne che consentirà notevole risparmi una volta che sarà entrato in funzione il depuratore di Capaccio cui Agropoli si aggancerà”. Sull’autovelox Alfieri ha ribadito che presto verrà rimesso in funzione e che la sua installazione è avvenuta in seguito a tragici incidenti. Quanto ai rilievi dell’Anticorruzione ha precisato che il comune ha fatto quanto dovuto, ovvero sciogliere il contratto con il consorzio gestore. Infine sull’ospedale Alfieri ha tranquillizzato tutti ammettendo che il governatore sta lavorando per la riapertura del pronto soccorso. “L’ospedale lo hanno chiuso i tuoi governanti” ha detto poi a Malandrino facendo riferimento a Caldoro e Cirielli. “Tu eri anche consigliere personale in materia sanitaria del presidente della Provincia e questo è stato il risultato”, ha concluso il sindaco. Dopo quasi un’ora di discussioni preliminari il consiglio ha preso inizio con la trattazione degli argomenti all’ordine del giorno. Anche qui non sono mancate polemiche.

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