US Agropoli, Santosuosso ha avuto nuovamente ragione

Redazione Infocilento
Pasquale Santosuosso

L’Agropoli è salva, alla faccia di chi ha sentenziato questa squadra dal suo primo giorno. Una salvezza sofferta, senza dubbio, ma che alla fine è arrivata quando tutti già ipotizzavano la lotteria dei playout. È stato un anno travagliato e turbolento, su questo non vi è dubbio, ma tutto ciò ha forse reso l’obiettivo raggiunto ancor più bello.

Da settembre ad oggi chi ha frequentato questa squadra (davvero pochi) ne ha sentite di tutti i colori: “L’Agropoli è scarsa”; “Questo sarà l’ultimo anno della storia dell’Agropoli Calcio”; “Santosuosso non viene mai criticato”. Procediamo un passo alla volta dunque. Quest’Agropoli sinceramente era quella meno attrezzata degli ultimi cinque anni, ma resta il fatto che questo non poteva essere un motivo per non seguire la squadra. La seconda affermazione non meriterebbe neanche risposta, ma visto che ormai tutto è finito è anche giusto darla. Ad Agropoli ci sono tante realtà sportive, qualcuna eccelle addirittura, seguitele perché non c’è niente di più bello. Sperare di veder scomparire una società della propria città è davvero triste, se non amate le vostre origini il consiglio è quello di trasferirvi (e di non tornare neanche per le vacanze). Ed infine Santosuosso, vincitore di dieci, e dico dieci, campionati nella sua carriera quest’anno senza dubbio può festeggiare l’undicesimo. Ogni parola in più sul mister sarebbe superflua.

Molti inoltre dimenticano che l’Agropoli ha giocato lontano dal “Guariglia” per lunghi tratti della stagione. Quale altra squadra, che lotta per la salvezza, avrebbe raggiunto l’obiettivo senza pubblico e senza stadio? Chiedete un po’ in giro, a chi di calcio ne capisce, vi dirà che non vi è cosa più difficile da fare.  Il fattore stadio potrebbe portare anche a qualche polemica, inutile però perché chi di dovere si è sempre prodigato egregiamente nei confronti dello sport agropolese. Quindi le chiacchiere lasciamole al bar.

Da non dimenticare anche il ridimensionamento avvenuto a Dicembre quando si sono visti partire i migliori giocatori di questa squadra. Una mossa senza dubbio azzardata da parte della società ma che comunque non ha influito sull’obiettivo finale soprattutto per merito di quel gruppo di ragazzini che si è preso le proprie responsabilità lottando fino alla fine. Quanto sia stata importante questa stagione molti di loro magari lo capirà tra qualche anno quando si ritroveranno di nuovo a giocare per un obiettivo così difficile.

Infine questa salvezza va dedicata a poche persone. In primis al capitano Cardinale e alle sue lacrime sincere versate nei momenti difficili, poi ai tifosi unico vero traino per questa squadra e vera componente di stimolo nei momenti di difficoltà. La maturità con la quale quest’ultimi hanno affrontato questa stagione va marcatamente sottolineata (non è retorica).

Il ringraziamento invece, come già accennato in precedenza, va alla società e al mister. La prima ha dimostrato vicinanza alla giovane squadra. Mentre il mister è stato l’unico a dire “L’Agropoli si salverà” fin dal primo momento, alle spalle qualcuno rideva all’affermazione. Provi a ridere anche adesso mentre noi festeggiamo insieme a lui!

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