Sopralluogo sulla Fondovalle Calore, Cammarano (M5S) annuncia un’interrogazione

Katiuscia Stio

Ascolta le audio-interviste dei consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle durante il sopralluogo sul cantiere della Fondovalle Calore.

CASTELCIVITA. Sopralluogo del Movimento 5 Stelle questa mattina lungo la strada provinciale Fondovalle-Calore. Nonostante l’arteria sia una grande opera strategica per i collegamenti verso il Cilento più interno i lavori sono ormai fermi da anni e all’orizzonte non ci sono prospettive per l’immediata ripresa.

Per questo gli esponenti regionali del Movimento hanno deciso di “vedere da vicino” il cantiere abbandonato, raccogliendo informazioni e ascoltare le istanze della popolazione locale. Presenti il capogruppo Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale della Campania, Tommaso Malerba e il consigliere Michele Cammarano, segretario della Commissione Agricoltura e Turismo. I due hanno annunciato un’interrogazione in consiglio regionale sul caso.

“La strada Fondo Valle-Calore è l’ennesima opera incompiuta, un’ opera mai ultimata. Per questo ci attiveremo per capire se e quali sono le competenze in capo alla Regione Campania, ci rivolgeremo alla Direzione dei lavori pubblici per avere informazioni dettagliate”, ha detto Tommaso Malerba.
“La strada Fondo Valle-Calore ha alle spalle una storia di 15 anni – sottolinea – La Comunità montana ritiene, inoltre, che questa strada sia fondamentale anche per evitare il tasso di migrazione dalle aree interne del Cilento che si stanno spopolando”.

“Davanti alle Grotte di Castelcivita abbiamo incontrato molti amministratori e ognuno c’ha raccontato la sua storia legata a quest’opera – spiega Cammarano – Abbiamo visitato lo scheletro di quello che è stato solo cominciato: ci sono sei piloni in cemento armato con dei ferri ormai arrugginiti”.

“Come sempre, noi del Movimento 5 Stelle, ci facciamo portavoce delle istanze dei cittadini – assicura – e porteremo la questione dentro le istituzioni, a cominciare dal Consiglio regionale”.

“Vogliamo far esplodere questo bubbone – conclude – di un sistema marcio che ha visto in quest’opera un’occasione di sperpero di soldi pubblici e non di sviluppo”.

Condividi questo articolo
Exit mobile version