Seconda Categoria (gir.I), Atletik Torchiara: ecco perchè è tornato Sirignano

Christian Vitale

Intervista a Massimo Sirignano, centrocampista militante nell’Atletik Torchiara

L’Atletik Torchiara ha disputato un campionato senza infamia e senza lode: in Seconda categoria ha totalizzato, ad una giornata dal termine, 29 punti in 23 partite. Abbiamo raggiunto Massimo Sirignano, esperto centrocampista, che ci ha espresso il suo parere sul torneo che sta volgendo al termine.

Massimo, in questa stagione hai vestito la maglia del Torchiara: come mai? Cosa ti ha spinto a giocare con la squadra di mister Di Renzo?

“Ho deciso di ritornare a Torchiara perché mister Di Renzo è una persona squisita, poi avevo giocato con loro già un paio di anni fa, in Prima categoria, mi era piaciuto l’ambiente, quindi  ci sono ritornato con molto piacere”.
Quali erano le aspettative a inizio stagione? Il campionato di centro-classifica ha soddisfatto giocatori e società?

“Le aspettative erano quelle di una salvezza tranquilla,  l’abbiamo raggiunta subito, poi si poteva sperare nei play-off, ma per mancanza di serietà negli allenamenti è sfumato il sogno”.
Siete la seconda peggior difesa del campionato dopo quella del Valsele: come te lo spieghi?

“Nel reparto difensivo abbiamo avuto troppi infortuni, per questo abbiamo subito molti goal. Dopo la partenza di  Emilio Cilento, unico incontrista che avevamo in rosa, abbiamo giocato con un centrocampo dai piedi buoni, ma che ha offerto poca copertura alla difesa”.
In stagione hai segnato qualche goal: come reputi il campionato di Massimo Sirignano?

“Io ho segnato due volte, ma ho fornito molti assist ai miei compagni; la mia stagione penso sia stata positiva, considerando la mia età non più giovanissima”.

Vi è mancato un bomber per competere per la zona play-off?

“Noi non avevamo un bomber da 40 reti, ma posso dire che la coppia Di Luccio-Pezzoni non è da meno a nessuno. Con loro abbiamo un potenziale da una trentina di goal, non male per la categoria”.

Quale emozione, partita o rete porterai con te al termine di questa stagione?

“Il match che mi ha emozionato di più è stato il derby giocato a Rutino, disputato davanti a un bel pubblico. Abbiamo vinto 1 a 0: il  goal partita lo ha siglato il mio fratello acquisito De Bernardo,  fui io a servigli l’assist vincente”.
Domenica terminate la stagione in trasferta contro l’Acquavella. Quale squadra tra le tre di testa (Cafasso, Spartacus e Acquavella) ti ha impressionato di più?

“Tre organici molto buoni: l’Acquavella tecnicamente è la formazione migliore , il Cafasso ha puntato molto sui singoli, lo Spartacus si è rivelata una squadra molto quadrata. Alla fine l’ha spuntata l’esperienza dei singoli del Cafasso, che credo vincerà il campionato”.

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