Comunità del Parco, Alburni non rappresentati: scoppia la polemica

Katiuscia Stio

Palmieri: non rispettati i patti. Rizzo accusa: Con la sua candidatura ha impedito agli Alburni di essere rappresentati.

Gli Alburni non sono rappresentati nel direttivo del Parco. E’ l’unica posizione su cui convergono il sindaco di Roscigno e presidente della Comunità montana Alburni, Pino Palmieri e Crispino Rizzo, consigliere di minoranza. Palmieri è accusato di “tradimento” dai suoi ex compagni briganti, tra cui figura il consigliere di minoranza Domenico Stasio, per essersi candidato nel direttivo della comunità del Parco, un Parco che solo un anno fa era da “combattere e cambiare” e per tale motivo nacque il movimento dei Briganti di cui Palmieri ne coniò lo slogan “Di parco si muore. Morire di Parco”. Con 12 voti Palmieri e gli Alburni sono fuori.
Dopo la sconfitta Palmieri parla di un accordo non rispettato. In pratica ogni Comunità Montana avrebbe dovuto esprimere un proprio rappresentante all’interno del direttivo. Il sindaco di Roscigno parla di “spartizioni di partito tra PD e UDC” e, proprio in merito al Partito Democratico,afferma che «il centrodestra durante le operazioni di voto non era presente, mentre ieri per il PD si è mosso il gotha del partito provinciale e sarebbe venuto anche il presidente del partito regionale se non fosse impegnato attualmente in altre faccende».
Ci va giù pesante Rizzo che con un post pubblico su Facebook scrive:
«Come al solito la colpa è di altri, intanto gli Alburni fuori dal direttivo.Nel rimarcare la mia ferma condanna politica a quanto avvenuto ieri per il rinnovo delle cariche della Comunità del Parco, non mi esimo dal precisare alcuni punti. Il Palmieri in diretta nazionale al programma di Giletti l’Arena ha dichiarato di non appartenere ad alcun partito quindi neanche al centro destra. Il Palmieri è stato fondatore del gruppo che si definisce “Briganti del parco”- “ di parco si muore”. Con la sua candidatura ha impedito agli Alburni di essere rappresentati nella Comunità del Parco. L’incapacità a gestire questa operazione ci ha impedito di essere dove si decidono le sorti del nostro territorio. A questo punto dovrebbe prendere atto di essere inconcludente e dimettersi da sindaco, da presidente della Comunità montana. Da delegato al Parco, e infine da brigante del Parco perché ha tradito anche la loro fiducia.
Il consigliere di minoranza di Roscigno
Crispino Rizzo»

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