Lustra festeggia Santa Maria Vetere, la Madonna che apparve ai pastori

Arturo Calabrese

Lustra in festa per Santa Maria Vetere. Atteso anche il vescovo Ciro Miniero

LUSTRA. Oggi Lustra è in festa per Santa Maria Vetere. Celebrazioni solenni per l’intera giornata che culmineranno nella processione dalla chiesa madre alla cappella cimiteriale consacrata alla Santa. Si parte alle 17:30 e alle 18:30 sarà accolto il vescovo della diocesi di Vallo della Lucania Ciro Miniero.
Molto particolare è la storia legata alla posizione della cappella e al culto che vi si professa.

Leggenda vuole che la Madonna apparve a due giovani pastori di maiali mentre svolgevano il loro lavoro e indicò un tronco cavo al’interno nel quale i due trovarono una statua che la rappresentava. I pastorelli, le cui statue oggi sono ai fianchi di quella della Madonna, trasportarono la sacra effigie all’interno della chiesa madre.Il giorno successivo, però, la statua scomparve e venne ritrovata nuovamente nel medesimo albero cavo. Riportata nella chiesa madre, nella notte si ripeté lo stesso accadimento. Lo strano fenomeno andò avanti per diversi giorni finché, all’entrata della chiesa, vennero messe delle persone a guardia della statua. Le guardie improvvisate, durante la notte, furono colpite da una luce abbagliante che li lasciò privi di sensi. Una volta ripresi, non poterono far altro che appurare l’avvenuto ripetersi dell’accaduto. Si pensò, quindi, che negli spostamenti della statua ci fosse qualcosa di ultra terreno e una volontà divina. Fu deciso di costruire nel luogo in cui la statua miracolosamente ricompariva ogni volta, la cappella che oggi possiamo ammirare al cimitero. Col passare degli anni alcuni lustresi espressero la volontà di farsi seppellire nei dintorni della piccola cappella, facendo così nascere l’attuale luogo sacro che è il cimitero e dando il via ad una lunga storia di fede e devozione.

Questa è una leggenda, ricca di fascino e di storia. Ricca di quei sentimenti che si provano ascoltandola per la prima volta o ricordando quei magici momenti quando a raccontarla era un nonno, una nonna o un anziano della famiglia. Una leggenda ricca di mistero, come di consuetudine, ma che come ogni leggenda che si rispetti può nascondere un fondo di verità.

Foto Paolo Gorga

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