Referendum, Eros Lamaida: «Io voto Sì!»

Arturo Calabrese
Eros Lamaida

Il sindaco di Castelnuovo Cilento annuncia il suo Sì al referendum sulle trivelle

Il 17 aprile gli italiani saranno chiamati ad esprimere la propria opinione sull’abrogazione della legge che prevede concessioni a tempo indeterminato per le trivellazioni in mare entro le 12 miglia dalla costa. Chi vota Sì esprime la volontà di fermare le trivelle, chi vota No non vuole che le cose cambino. Ad una settimana dal voto, tramite varie iniziative, alcuni sindaci del Cilento stanno dicendo la propria sul referendum. Tra questi, nonostante foto con cartelli che invitano a votare Sì, è probabile che ci sia chi non andrà a votare, come del resto ha invitato a fare il premier Matteo Renzi, segretario del Partito Democratico. Non tutti gli amministratori iscritti al PD sono concordi sulla linea dell’astensionismo ma soltanto ultimamente hanno dichiarato, più o meno ufficialmente, la loro posizione. Tra quest’ultimi non vi è Eros Lamaida, primo cittadino di Castelnuovo Cilento e iscritto al partito di governo. Lamaida, infatti, si è schierato dalla prima ora contro la sua stessa compagine politica impegnandosi a sensibilizzare i cittadini sull’importanza del referendum quando ancora giornali e televisioni non ne parlavano. «La posizione che ho preso – spiega Lamaida – è una posizione di coscienza. Il referendum sulle trivelle ha una grande importanza e l’atteggiamento che sta avendo il PD, e di conseguenza gli iscritti, lede la democrazia e l’ambiente. Fermare le trivelle – continua – è un atto doveroso che non facciamo per noi ma per i nostri figli, per chi verrà dopo di noi». Il sindaco, prima di arrivare alla decisione di votare a favore dell’abrogazione, ha affermato di aver riflettuto a lungo e a determinare la sua scelta è stato un pensiero rivolto ad un suo illustre omologo. «Ammirando il nostro mare è impossibile non pensare ad Angelo Vassallo. Lui amava il nostro mare e riteneva fosse la più grande nostra risorsa economica, da rispettare e da onorare. Lui avrebbe votato Sì».

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