Matrimoni a Paestum, è polemica. Per Farro si rischia di svendere i templi

Redazione Infocilento

Prezzi irrisori per sposarsi a Paestum, il rischio è di mercificare i templi. Farro: Bisognava fissare un costo altissimo

Scoppia la polemica a Capaccio per l’ok del consiglio comunale alla celebrazione dei matrimoni nell’area archeologica di Paestum ed in particolare per il regolamento approvato. Ad alzare i toni il consigliere Luciano Farro il quale già in passato si era fatto promotore della possibilità effettuare la cerimonia civile all’ombra dei templi. “I matrimoni civili nell’area archeologica, secondo la proposta dell’epoca – precisa Farro – debbono rappresentare un evento straordinario, il particolare, il sogno, in considerazione dell’unicum al mondo che offre Paestum, ossia il tempio di Hera, Dea protettrice dei matrimoni e della maternità”.
“Nessuna mercificazione dei templi – evidenzia – e ciò è possibile soltanto se si fissa un costo altissimo, il più alto al mondo e solo così può attrarre V.I.P. che è l’ obiettivo prefisso, cioè vero marketing con un ritorno d’immagine unica, senza pari”. Farro, quindi, critica le condizioni e soprattutto i prezzi fissati per sposarsi a Paestum che vanno da 2000 a 7000 euro. “Uno, due, tre matrimoni al giorno nei templi, sarebbe una svendita del migliore parco archeologico al mondo e patrimonio dell’UNESCO, per pochi denari”, precisa Farro. “Nessuna discriminazione, bensì evitare una massificazione nell’ottica dissimulata di aumentare solo il business dei matrimoni che causerà, inevitabilmente, la svalutazione dell’intero patrimonio culturale”, conclude.

Condividi questo articolo
Exit mobile version