Capaccio, ipotesi investigative fanno spazio a macabre tesi sulla tragedia di via Poseidonia

Redazione Infocilento

Rabbia e sorpresa per l’accaduto tra i cittadini. Intanto continuano le indagini dei carabinieri della compagnia di Agropoli

Un omicidio efferato, conclusosi con un suicidio. E’ quanto, secondo una prima sommaria analisi, stanno ricostruendo gli inquirenti sul fatto accaduto oggi a Torre di Mare, a Capaccio. Il lavoro della scientifica e quello dei carabinieri della compagnia di Agropoli sta permettendo di far luce sul macabro episodio. Anche l’esame esterno del medico legale ha chiarito i primi elementi. Stando ad indiscrezioni investigative ancora non confermate, l’uomo, un rumeno di 29 anni, Costantin Barbu, avrebbe prima colpito con un oggetto contundente la moglie, anch’essa rumena di 29 anni, Sabina Iuliana Chis. Quindi le avrebbe dato fuoco. Stessa sorte per il bambino di appena due mesi. Quindi l’assassino, forse preso atto di quanto fatto, si sarebbe impiccato nel bagno, infierendosi prima delle ferite sul suo stesso corpo, quasi come se volesse autopunirsi. Una ricostruzione terribile se confermata. Intanto le indagini proseguono. La vicenda è stata scoperta questa mattina quando alcuni vicini hanno fatto scattare l’allarme. Nell’abitazione di via Poseidonia, in un’area prevalentemente turistica, si era già consumato il tragico delitto quando i carabinieri sono giunti sul posto. Proprio dai residenti della zona si spera di poter acquisire testimonianze per capire come e perché sia accaduto il fatto. Nella comunità, intanto, c’è rabbia e sorpresa per quanto accaduto. In tanti preferiscono non commentare l’episodio.

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